Le meditazioni di don Divo Barsotti
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LA LUCE PERMETTE DI VEDERE
Che cos’è questa luce, dunque, che è diversa dalla luce, ma non contraria, non in opposizione alla luce per la quale vediamo le cose e il mondo? E’ quella luce per la quale noi entriamo nel mondo divino e il mondo divino diviene intimo alla nostra esperienza totale, sia alla nostra esperienza sensibile che a quella intellettuale. Lo vediamo nei santi: san Camillo de Lellis prendeva nelle sue mani le lenzuola sudice dei malati e andava in estasi: attraverso quelle cose vedeva, entrava in rapporto con la realtà divina. Santa Maria Maddalena de’ Pazzi andava in giardino, coglieva un fiore e andava in estasi: “Dio lo ha preparato per me”, diceva. Non vede semplicemente un fiore, ma vede subito Dio.
Per san Camillo Dio si manifestava alla sua anima attraverso i malati: egli entrava in rapporto col Cristo che nel malato si fa presente. C’è una penetrazione immediata. All’inizio del cammino di fede, le cose rimangono per noi opache, non riusciamo a vedere oltre le cose. Ma, man mano che cresciamo nella fede, tutto per noi acquista una valenza che ci rivela il divino. Noi siamo già in paradiso, eppure, come un bambino appena nato, non riusciamo a vedere il mondo circostante.
Ecco, è una luce per la quale cambiamo noi, entriamo nel mondo divino, ma non entriamo soltanto, abbiamo anche la percezione di questo mondo divino; ecco il perchè dei santi che vivono sempre come nel paradiso. Le cose, il mondo per noi sono diventati opachi, siamo diventati ciechi, non possiamo vedere Dio, vediamo le cose e non vediamo Lui, mentre per Adamo, prima del peccato, tutto era segno e sacramento di Dio.
Ma ancora tutto rimane sacramento di Dio, perchè le cose non sono cambiate, sei cambiato tu!
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