Non-vedente Viaggiatore coraggioso
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Alessandro Bordini, Non vedente, gira il mondo trasportato dalla solidarietà Per una sfida al muro dell’indifferenza
Bordini vuole dimostrare alla gente che nel mondo c’è tanta solidarietà. Alessandro Bordini è un giovane ventisettenne di Verona, che ha deciso di girare il mondo solo con il suo bastone e un i-phone per dimostrare che riceverà tanti aiuti. Alessandro è non vedente.
Sono oltre cinque mesi che viaggia nel continente africano, ben ventiquattro paesi, con taxi collettivi, bus e ogni volta che arriva in un posto non passano dieci secondi che c’è qualcuno che lo aiuta a spostarsi. “E’ incredibile- spiega Alessandro- non ho nemmeno il tempo di arrivare in una città che dopo pochi secondi ho chi mi accompagna, se così non fosse per me sarebbe impossibile muovermi in Africa che è piena di barriere architettoniche. Certo, in tante occasioni dopo avermi accompagnato, mi chiedono un regalino, ma dobbiamo pensare che in molti di questi paesi c’è grande povertà. In tutto il Sudan invece non mi è capitato nemmeno una volta che dopo avermi aiutato mi abbiano chiesto qualcosa”. In qualche occasione è addirittura capitato che alcune persone, cogliendo lo spirito del viaggio di Alessandro lo hanno aiutato anche a sostenere le spese. Una signora ghanese, quando il giovane non vedente era in Costa D’Avorio, prima l’ha aiutato a sbrigare le pratiche burocratiche alla dogana e poi gli ha pagato il taxi dicendo: “ Tu hai ancora tanta strada da percorrere”.
Un altro bel gesto è venuto da una ragazza africana che gli ha trovato un ostello dove dormire e gli ha offerto la cena. Il giorno dopo si è accertata che fosse sul taxi e poi voleva anche regalare del denaro ma Alessandro ha detto no, perché aveva già fatto tanto. “Tutti questi paesi africani mi stanno lasciando bei ricordi- spiega il giovane- sto incontrando tantissima solidarietà. Ho notato che ci sono tante difficoltà per chi è disabile, marciapiedi che spariscono, grosse buche e mancano per i non vedenti i bastoni per aiutarsi a muoversi e le tavolette braille, anche le sedie a rotelle e tanti altri ausili sono molto rari. Ho visitato in tanti Stati dei centri che sostengono chi è disabile, ma hanno pochi strumenti (sedie a rotelle, bastoni, stampelle) e allora ho pensato di far nascere un’iniziativa “Help me to help” (“aiutami ad aiutare”) per spedire un container di aiuti per disabili”.
Alessandro ha individuato a Dakar in Senegal, l’associazione FDAPH, quartiere di Pikine, dove inviare un “carico” di ausili per persone diversamente abili. Quest’associazione in Senegal accoglie disabili in sedie a rotelle e altri ausili sarebbero molto utili per la gente che ospita. La caparbietà di questo ragazzo è ammirevole, per due anni ha messo da parte i soldi per questo viaggio e con la sua sola pensione d’invalidità si è lanciato in questa impresa, un giro del mondo per dimostrare a tutti noi che c’è tanto bene su questa terra. Il giovane prevede di stare in viaggio per un altro anno, prossimo continente da percorrere l’Asia, per poi passare per l’Oceania e le Americhe.
Alessandro Bordini ci sta regalando tanta speranza e voglia di impegnarci per cambiare la vita di tanti disabili che non hanno aiuti. Qui in Italia ci lamentiamo, ma pensioni d’invalidità, ausili, dopo tante difficoltà arrivano (nell’Italia meridionale funziona molto peggio l’assistenza per un disabile), invece in tanti paesi poveri non sono previste. Diamoci da fare, aiutiamo questo giovane nel suo sogno di aiutare i disabili dei paesi svantaggiati o se abbiamo altre strade, percorriamole: è arrivato il tempo per creare un mondo migliore.
Riccardo Rossi
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