Lettera di Don Fabiano ai genitori, sacerdote spentosi in giovane età.
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Pubblichiamo una lettera-testimonianza scritta da un giovane sacerdote ai suoi genitori. Don Fabiano, innamorato di Dio e del suo ministero, cessò i suoi giorni in verde età.
Cari mamma e papà, 32 anni fa come oggi venivo alla luce, frutto del vostro amore ma prima ancora di quello di Dio. Chissà quanti sogni su quel pargolo, all’inizio un po’ fragile a dire il vero, ma che avete accolto come il più bel regalo che Dio poteva farvi. (…) come le altre due perle che il Signore vi ha donato, Alessio ed Elena (…)
Ma quel giorno in cui aprii gli occhi sul mondo anche Qualcun altro iniziò a sognare e progettare. In questi anni tramite voi Lui si è preso cura di me, mi ha cresciuto, mi ha insegnato a camminare, mi ha insegnato che la vita è bella ma che è anche croce e dolore, che tante volte bisogna sapere stringere i denti e andare avanti, che non bisogna mai mollare, che per amore si possono sopportare grandi sacrifici, ma che ne vale la pena (…)
Ora è arrivato il tempo di realizzare il Suo sogno, è arrivato per me il tempo di prendere il largo, di gettare le reti per la pesca. Il Signore vi chiede di fargli dono di un figlio che 32 anni fa ha consegnato nelle vostre mani ma che è sempre appartenuto a Lui. Non ve lo toglie, anzi vi chiede di continuare ad accompagnarlo così come avete fatto fino ad oggi. Solo che adesso Lui ne ha bisogno, e vi chiede di offrirglielo, così come un giorno Lui l’ha offerto a voi. Vorrei che fossero questi i sentimenti con cui domenica prossima mi accompagnerete all’altare: la certezza che state collaborando al disegno di Dio e la gratitudine per aver scelto proprio vostro figlio a far parte dei Suoi più stretti discepoli.
(…)
Non so dove il buon Dio mi condurrà, non so quali saranno i suoi progetti, ma di certo saranno belli, perché il Signore non illude e non delude. Con serenità e gioia mi preparo a dirgli di Sì, certo che è Lui la risposta ad ogni mio desiderio di felicità. A Lui voglio appartenere, a Lui voglio dire: “Eccomi Signore sono tuo!”.
Custodite il vostro amore come la cosa più preziosa che avete, perché questa diventerà anche la mia forza. (…) Testimoniatemi con la vita che ciò che conta è l’amore e nient’altro! (…) Questo è il regalo più bello che potete farmi, non desidero altro se non questo. (…)
E anche a voi fratellini miei dico grazie, per il semplice fatto che ci siete e che esistete. Condivido con voi la gioia di questo passo. Continuate a starmi vicino e a volermi bene così come avete sempre fatto, certi che siete sempre nel mio cuore e in quello del Signore insieme a mamma e papà.
Magnificat anima mea Dominum!
Fabiano
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