Per una buona confessione
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Avvicinati ai sacerdote con fiducia. Egli, fratello tuo e peccatore come te, non ti parla a nome suo: rappresenta Gesù. Ciò che tu dici a lui, non potrà mai essere svelato a nessuno. Nella sua assoluzione, senti la gioia del Padre celeste: “questo mio figlio era morto ed è ritornato in vira, era perduto ed è stato ritrovato” (Le 15,24).
Va’ a confessarti dopo aver fatto bene l’esame di coscienza. Non nascondere nessun peccato grave. Soprattutto lasciati avvolgere dall’amore di Dio e getta nel suo cuore misericordioso i tuoi peccati.
Confessati con cuore contrito, cioè con profondo dispiacere per aver offeso un Dio che ti ama tanto. Guarda Gesù crocifisso: si può immaginare un amore più grande? È l’amore che ti perdona, ti rimette sulla giusta via, ti santifica.
Non illudere te stesso: il dolore dei peccati è sincero, solo se è accompagnato dal proposito di mettercela tutta per non peccare più.
Il mio rapporto con Dio
Gesù dice: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore (Me 12,30).
• Sento la gioia di appartenere a Cristo, e di essere stato inserito in lui, con il Battesimo, diventando cosi “figlio di Dio”? Che posto ha Dio nella mia vita? Lo lodo e lo invoco nella preghiera? Le mie giornate iniziano e finiscono nel suo nome? Gli rivolgo il pensiero anche nel corso dei vari impegni quotidiani?
• Mi impegno a conoscere il Signore, leggendo la sua Parola, la Bibbia, soprattutto il Vangelo? Cerco di sviluppare una coscienza cristiana, approfondendo il “Catechismo” e partecipando ad incontri di formazione? Leggo libri e giornali nei quali la fede è rispettata, illustrata e testimoniata?
• Partecipo almeno ogni domenica alla Santa Messa, ricordando che la domenica è il giorno della risurrezione di Gesù e la Messa è il convito nel quale egli si da in sacrificio al Padre e in cibo per noi?
• Mi confesso subito ogni qualvolta avessi coscienza di aver commesso un peccato grave? Anche se non pecco gravemente, mi confesso con regolarità – ad esempio con scadenza mensile – per essere sostenuto nel cammino cristiano? Quanto tempo è passato dalla mia ultima confessione?
• Mi impegno ad annunciare agli altri il Vangelo, con la parola e | con la testimonianza della vita?
• Evito la bestemmia verso Dio e i suoi Santi? Mi astengo da pratiche che offendono il Signore quali magia, fatture, spiritismo ecc.? è Evito di partecipare a gruppi o movimenti incompatìbili con la fede cristiana?
Io. Il mio corpo e la mia vita
Gesù dice: Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà (Le 9,24).
Amare se stessi è istintivo. Ma si può avere verso se stessi un atteggiamento sbagliato. Sbaglio:
* se sono egoista, tutto preso dai miei interessi, geloso e possessivo, invidioso degli altri;
* se sono orgoglioso, mi metto al di sopra degli altri, pretendo di aver sempre ragione;
* se sono pigro e non metto a frutto i doni che Dio mi ha fatto;
* se non mi sforzo di governare gli istinti sessuali in conformità al la legge di Dio, stando lontano dalla pornografia, astenendomi d spettacoli televisivi o siti internet non raccomandabili ecc;
* se non mi impegno al pieno dominio su di me per evitare comportamenti omosessuali o il cedimento ad altre forme disordinate nel caso riscontrassi in me simili tendenze;
* se cedo alla sfiducia o alla disperazione, dimenticando che Di mi vuoi bene ed è sempre pronto a venirmi incontro;
* se cerco paradisi artificiali con la droga, rovinando me stesso e gli altri;
* se pretendo di disporre della mia vita, dimenticando che essa appartiene a Dio, e non è mai lecito togliersela.
Le relazioni con il prossimo
Gesù dice: Amerai il prossimo tuo come te stesso (Me 12,31 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli alti come io vi ho amati (Gv 15,12).
Di fronte alta vita umana
• Accolgo la mia vita e quella degli altri come dono di Dio? Son cosciente che la vita umana è “sacra” e va rispettata sempre, dal coi cepimento fino al suo naturale tramonto? E che perciò è gravissimo peccato qualunque tipo di omicidio, anche di bambini non ancoi nati (aborto) o di ammalati terminali (eutanasia)? Mi sforzo di pn muovere la vita umana, aiutando i bambini, i malati, le persone pi deboli? Rispetto anche l’ambiente, in tutte le sue espressioni?
Nel contesto familiare
• Da figlio, esprimo ai genitori affetto e rispetto?
• Da marito o moglie: sono consapevole che l’unione dell’uom e della donna, nel matrimonio cristiano, è segno dell’amore di Cr sto per la Chiesa, e perciò a un discepolo di Cristo non è lecita convivenza matrimoniale senza la celebrazione del sacramento di matrimonio? Ricordo che il matrimonio è unico e indissolubile, si< che non è consentito il divorzio, secondo le parole di Gesù “ciò ci’ Dio ha unito, l’uomo non separi”‘ (Me i O,9)? Sono aperto alla geni razione della vita, con generosità e senso di responsabilità, evitai do pratiche contraccettive? Nel caso i figli tardassero a venire, n oriento ad adottare o accogliere qualche bambino, o a mettermi a se vizio di bambini bisognosi, invece di puntare ad avere figli ad ogni costo con inaccettabili percorsi di fecondazione artificiale? Mi preoccupo di vivere i] rapporto di coppia all’insegna del rispetto, della premura, della comprensione e del perdono?
• Da genitore: mi occupo dei miei figli? Cerco di assicurare loro, oltre le cose materiali, anche l’affetto, e soprattutto l’educazione cristiana? Spendo tempo con loro? Rispetto la loro vocazione? Incoraggio l’eventuale vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata?
• Da fidanzato o fidanzata: mi sta a cuore la verità dell’amore, che non è emozione o attrazione passeggera, ma capacità di donare se stesso all’altro gratuitamente e per sempre? Vivo il fidanzamento come tempo di grazia, per crescere in un amore vero, nutrito di sincerità e di preghiera, senza concedermi rapporti sessuali che sono propri della vita matrimoniale?
Nei confronti della società
• Rispetto le norme della vita sociale e le leggi dello Stato se conformi alla legge di Dio? Ad esempio, pago le tasse dovute? osservo il codice della strada?
• Mi astengo da ogni comportamento violento? Faccio il possibile perché non sia favorita, anzi sia sconfitta la criminalità organizzata? Mi tengo lontano anche da altri soprusi meno evidenti, come quel tipo di ‘Yaccomandazione”, che offende la verità e la giustizia negli esami, nei concorsi ecc.?
• Sono sincero, evito false testimonianze, ipocrisie? Evito il pettegolezzo? Evito di sparlare degli altri, e soprattutto di calunniarli?
• Rispetto quanto appartiene agli altri? Se ho dipendenti, pago il dovuto, osservando le leggi sull’assistenza e la previdenza? Mi sforzo di compiere il mio lavoro con onestà, come servizio e non solo in funzione del guadagno? Lo svolgo con generosità e professionalità?
• Mi astengo dal furto, tenendo presente che è rubare anche imbrogliare nel commercio, oppure non fare il proprio dovere secondo i contratti e la retribuzione ricevuta? Se ho rubato, mi impegno a restituire?
• Nelle situazioni di conflitto, mi sforzo di portare pace? Controllo l’ira? Riconosco con umiltà i miei errori? Perdono le offese ricevute? Sto in pace con tutti?
• Coltivo sentimenti di accoglienza, considerando tutti fratelli, al di là della loro provenienza, religione, o estrazione sociale? Prevedo nel mio bilancio anche l’aiuto ai poveri e il sostegno ad opere di solidarietà? Avverto che in ogni fratello – specie sofferente, disabile, immigrato ecc. – Gesù è presente, e mi giudicherà proprio sull’amore che gli ho dimostrato nei fratelli più bisognosi? (Ho avuto fame, e mi avete dato da mangiare… Mt 25, 35).
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