Salvati da una profezia
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Fatima 1917: Benedetto XV
Fatima 2010: Benedetto XVI, l’ultimo Papa?”
« Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa »
(Benedetto XVI, Fatima, 13 maggio 2010).
« La semplice narrazione degli avvenimenti non spiega la storia. Occorre che la luce di Dio illumini le sue pieghe perché l’uomo ne intuisca il senso e ne adori il mistero. La storia è il luogo dove la libertà umana è chiamata a scegliere la Luce o le Tenebre, Dio o Satana.
« L’impetuoso turbine della storia si scioglie nello sciamare del tempo che passa, grazie allo sguardo di Maria che avvolge di compassione il destino dell’uomo. Paradossale, allora, diventa la poca attenzione che il Messaggio di Fatima ha ricevuto da parte di larghi settori della Chiesa.
« Perché tanta difficoltà ad afferrare la mano che il cielo ci tende?
« La modernità ha creduto di rendere liberi gli uomini cancellando Dio dal loro orizzonte, con il solo risultato di trasformare il mondo in una prigione bas de plafond (Victor Hugo). In questo scenario desolante, ha trovato diritto di cittadinanza il più sottile dei mali la depressione, prima quasi ignorata. Camuffata nelle piaghe del benessere e dell’insoddisfazione, la depressione nasce dalla perdita della speranza cristiana e si traduce nell’incapacità di dare un senso compiuto alla vita che corre sola verso il nulla: sola, perché anche la solidarietà è figlia della speranza, che nasce dalla fede e fiorisce nella carità.
« Fatima è l’antidoto divino ai nostri mali, che la Trinità offre con le mani della Regina del santo Rosario alla nostra libertà, perché solo una creatura libera può accettare o rifiutare l’Amore.
« La “Signora vestita di bianco” ha mostrato nell’Inferno l’esito di una libertà senza grazia. L’inferno è la punizione inesorabile che la creatura infligge a se stessa.
« L’idea dell’inferno – osserva- Berdjaev – non è legittimata né dal giudizio, né dal castigo di Dio, ma dalla libertà umana. Dio non può salvare l’uomo contro la sua volontà e non può forzarlo a entrare in Paradiso. L’uomo è libero di scegliere i tormenti fuori di Dio, piuttosto che la beatitudine in Dio. L’uomo ha, in qualche modo, diritto all’inferno: perché è libero ».
P. Giacobbe Elia
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