Medjugorje – Storia delle apparizioni 3°
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26 giugno – Terzo giorno
Il terzo giorno alcune migliaia di persone salgono sulla collina, attratte da una luce irreale. Sopraggiungono anche i veggenti e, all’apparire della Gospa, Vicka, seguendo il consiglio della saggia nonna, lancia sull’apparizione il contenuto di una bottiglina di acqua santa esclamando: «Se sei la Madonna resta con noi, altrimenti vattene!» L’Apparizione sorride gioiosa ed i giovani cominciano a pregare. Questa volta recitano il Rosario e poi una specie di coroncina, fatta di sette Pater , Ave e Gloria, che la Vergine apprezza, suggerendo l’aggiunta del Credo.
Il terzo giorno alcune migliaia di persone salgono sulla collina, attratte da una luce irreale. Sopraggiungono anche i veggenti e, all’apparire della Gospa, Vicka, seguendo il consiglio della saggia nonna, lancia sull’apparizione il contenuto di una bottiglina di acqua santa esclamando: «Se sei la Madonna resta con noi, altrimenti vattene!» L’Apparizione sorride gioiosa ed i giovani cominciano a pregare. Questa volta recitano il Rosario e poi una specie di coroncina, fatta di sette Pater , Ave e Gloria, che la Vergine apprezza, suggerendo l’aggiunta del Credo.
E’ il momento delle domande importanti: Mirijana chiede: Come ti chiami? E Lei risponde: Sono la Beata Vergine Maria. Ivanka, allora, domanda: Perché sei venuta proprio qui e che cosa vuoi da noi? La Madonna Risponde: Perché qui ci sono dei buoni credenti e anche perché voglio che vi convertiate e mettiate pace in questo popolo. Io vengo a convertire e riconciliare tutto il mondo. Dite a tutti di convertirsi finchè si è ancora in tempo. I ragazzi chiedono ancora: Perché hai scelto proprio noi, che non abbiamo nulla di speciale? E la Madonna risponde: Io non scelgo i migliori. (…ma solo quelli dal cuore puro). Ancora: Fino a quando rimarrai con noi? E la sua risposta: ”Perchè, vi siete già stancati di vedermi?” .
Tra gli abitanti è veramente molta l’emozione e la contentezza che si vanno diffondendo, ma anche lo stupore per il fenomeno dell’orologio.
Come prevedibile, la notizia di questi eventi giunge anche ai funzionari di polizia che, essendo atei, non credono certo al soprannaturale e paventano piuttosto qualche subdolo trucco dei preti. Così, il giorno dopo, prendono i sei giovani e li portano a Citluk per sottoporli ad una serie di interrogatori. Successivamente li conducono all’ospedale per accertare se i ragazzi si drogano o bevono e sottoporli ad un esame psichiatrico. La psichiatra, dopo averli esaminati attentamente, li dichiara “sani di corpo e di mente”.
I poliziotti, allora, provvedono a sequestrare l’orologio di Mirijana che aveva stupito moltissime persone, e lo portano da un esperto orologiaio perché dimostri che c’è un imbroglio. L’orologiaio è sconcertato: non ha mai visto nulla di simile e – inoltre – un orologio fuori centro e con le lancette capovolte come quello non potrebbe camminare. A questo punto i poliziotti cercano di distruggerlo ma senza riuscirci e l’orologio continua a funzionare così com’è.
Don Manlio
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