Le apparizioni della B. V. Maria a Lourdes
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Il 7 gennaio 1844 a Lourdes, un piccolo paese sui Pirenei, nasce una bambina: Bernardette. E’ la prima dei sei figli dei coniugi Soubirus, due mugnai divenuti poveri e costretti a cambiare lavoro. Le condizioni economiche, sempre più precarie, costringono i Soubirus a traslocare più volte, fino a doversi rifugiare nel “Cochot”, un ex carcere, oscuro, umido e maleodorante, abbandonato dalle autorità perché giudicato troppo malsano per accogliere i detenuti. Purtroppo, non avendo denaro, la famiglia Soubirous è costretta ad andarvi ad abitare ed a rimanervi.
La piccola Bernardette, di salute delicata, si ammala di asma e, ad 11 anni, rischia di morire di coléra. Riesce a sopravvivere ma resterà sempre cagionevole di salute, anche perché la famiglia non può permettersi i medici e le medicine necessarie e neppure un’alimentazione adeguata. Nel 1858, anno in cui dovranno cominciare le apparizioni, Bernardette ha compiuto quattordici anni ma per il suo fisico ne dimostra appena undici. La fanciulla, che ha fatto la pastorella per conto della sua balia, è praticamente analfabeta. Il buon parroco riesce a farla accogliere presso le suore di Lourdes perché le facciano il catechismo per la prima comunione e la aiutino ad imparare a leggere e scrivere.
Siamo nel febbraio del 1858 quando iniziano le apparizioni che dureranno fino al 16 luglio. La fanciulla, dopo avere attraversato il fiume Gave, si trova a passare davanti ad una grotta sopra la quale le appare una bella Signora – dell’apparente età di sedici o diciassette anni – vestita di bianco, con un velo bianco che le copre la testa, una fascia azzurra legata in vita che scende lungo l’abito, una rosa gialla su ciascun piede e sul braccio destro un rosario con dei grani bianchi uniti da una catenella d’oro. Bernadette all’inizio si spaventa, ma poi si fa coraggio e, fatto il Segno della Croce, comincia a recitare il Rosario insieme alla Signora. Però, mentre Bernardette recita tutto il Rosario, la Signora resta in silenzio, recitando solo il “Gloria Patri ” alla fine di ogni decina. Dopo la preghiera la bella Signora scompare improvvisamente.
Il 25 febbraio, nona apparizione, mentre Bernardette si trova dinanzi alla grotta, la Madonna la invita a scavare la terra per fare scaturire dell’acqua da bere e con cui lavarsi il viso. La fanciulla obbedisce ma di acqua ne trova poca e, ovviamente, sporca di terra. Pure beve e se la passa sul viso, poi strappa qualche ciuffo d’erba e lo mastica. Tutti cominciano a burlarsi di lei e a dire che è diventata matta ma lei risponde soltanto: “E’ per i peccatori!”.
Quella semplice polla d’acqua diventa presto una sorgente e quanti bevono o si bagnano con quell’acqua vengono guariti da malattie anche mortali. Il 18 gennaio 1862, dopo quattro anni di scrupolose indagini, Mons. Beltrando Severo Laurance, vescovo di Tarbes, riconosce ufficialmente le apparizioni della “Immacolata Concezione” alla giovane pastorella. Da quel tempo ad oggi, milioni e milioni di persone si recano in pellegrinaggio a Lourdes, spesso accompagnando malati, e ne ritornano guariti nel cuore e, talvolta anche nel corpo.
La Chiesa ha stabilito, per l’11 febbraio, la memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes.
Don Manlio
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