Il Purgatorio nella rivelazione dei Santi – XL
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Vediamo ora quali sono le colpe che Dio più severamente punisce nei sacerdoti. Se nei laici la tiepidezza nel divino servizio è riprovevole, che dovrà dirsi dei ministri del Santuario, sul cuore de’ quali ogni mattina riposa il Cuore di Gesù?
S. Bernardo parlando della punizione toccata ad uno de’ suoi monaci per esser caduto in questo difetto, racconta che mentre gli si celebravano le esequie, un vecchio monaco di esemplare santità intese un gruppo di demoni tutti allegri e festosi gridare: “Finalmente ! anche in questo luogo abbiamo potuto trovare un’anima che apparterrà a noi! “.
E la notte seguente apparsogli lo stesso defunto e conducendolo sull’orlo di un precipizio pieno di fumo e di fiamme : “Vedi, gli disse, ecco il luogo d’onde i demoni furibondi verso di me hanno da Dio il permesso di lanciarmi continuamente e ritrarmi dall’abisso senza lasciarmi un momento di tregua”.
Appena albeggiato, il buon monaco corse a dar notizia della visione avuta a S. Bernardo, il quale durante la notte avendone avuta una simile, convocò immediatamente il capitolo, e colle lacrime agli occhi dato conto a tutti i monaci dello stato del loro confratello, li esortò a pregar vivamente pel suo riposo e a trar profitto dal triste esempio per avanzare con fervore nelle vie della perfezione.
Una delle più importanti missioni del sacerdote è senza dubbio quella di essere sulla terra il ministro della preghiera della Chiesa. Mentre gli uomini del secolo attendono ai loro lavori, e si contentano appena di un breve ricordo innalzato a Dio mattina e sera, il sacerdote, qual novello Mosè sul monte santo, solleva al cielo per sette volte al giorno il suo pensiero ed il suo cuore, onde la benedizione di Dio scenda copiosa sul popolo eletto.
Si rende perciò gravemente colpevole quel sacerdote, che trascura gli obblighi di questo gran ministero di intercessione, o almeno li compie con tali negligenze che la Chiesa resta priva del frutto che dovrebbe ricavarne.
Padre Pietro Louvet
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