ESSERE SACERDOTE
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“E’ prima di tutto, e soprattutto dono del Signore. E’ Lui che chiama. Io poi posso essere disponibile o meno a questo progetto di vita. Nel mio cammino di fede ho imparato a conoscere il Signore, ed il suo Amore per me. Il mio amore ha sempre cercato una pienezza di vita. E’ il suo amore che me la dona. Lui e’ venuto per questo.
La frase che ho scelto per il santino dell’ordinazione: ”Io sono la via, la verita’, la vita: Rimanete nel mio amore” dal Vangelo di Giovanni riassume appieno questo. Conosciuto il Suo Amore, essere Sacerdote e’ il modo migliore per la mia persona per rimanere nel suo amore, per essere in intima unione con lui. Il Sacerdote deve cercare di portare nel cuore e nella preghiera tutto il mondo, pur con i suoi peccati, limiti e difetti di uomo.
Questi anni di malattia, pur nella loro difficolta’, mi hanno condotto a conoscere in modo piu’ profondo l’amore del Signore per me ed il Suo progetto di vita per la mia persona. Ho conosciuto in prima persona il valore della Croce di Gesu’Cristo lasciandomi educare guidato dalla sua Parola, nell’incontro con Gesu’ pane di vita, nella preghiera e nell’Affidamento materno a Maria Santissima.
San Paolo dice: ”Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ama, e che ha dato se stesso per me” Gal.2,20. La malattia, la debolezza.. ti avvicinano in in modo particolare all’uomo, specialmente al sofferente. La vita acquista un valore diverso. Ti vengono aperti “occhi nuovi” sul mondo, sugli uomini e sulle loro difficolta’..specie se ne fai esperienza diretta”.
Don Samuele Gardenale
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