I Testimoni di Geova – Lezione 90^
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BIBBIE
A CONFRONTO
Elenco delle 13 Bibbie usate per il confronto e rispettive sigle
1) La Sacra Bibbia, Edizione ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana, edita a cura della Unione Editori Cattolici Italiani, 1974, CEI.
2) La Sacra Bibbia, tradotta dai testi originali con note, a cura del Pontificio Istituto Biblico di Roma, Salani Editore, 1962, BIB.
3) La Bibbia Concordata, tradotta dai testi originali ecc., Arnoldo Mondadori Editore, III Edizione 1969 – BC.
4) La Sainte Bibie, traduite en frangais sous la direction de l’Acole Biblique de Jérusalem, Les Pditions du Cerf, Paris, 1974 – BJ.
5) La Sacra Bibbia, a cura e sotto la direzione di Mons. Salvatore Garofalo, Marietti Editore, Torino 1964, tre volumi – SG.
6) Parola del Signore, La Bibbia in lingua corrente, traduzione interconfessionale, Editrice ELLEDICI, Leumann Torino e Alleanza Biblica Universale, Roma 1985 – PdS.
7) The Holy Bible, Revised Standard Version, Thomas Nel- son and Sons Ltd, London, Edinburgh, Paris, Melbourne, Toronto and New York, 1953 – Rv.
8) La Bibbia, nuovissima versione dai testi originali, Edizioni Paoline, Roma, 1983 – NEP.
9) La Sainte Bibie, commencée sous la direction de, Louís Pirot et continuée sous la direction de Albert Clamer, Paris-VI, Letouzey et Ané, 0,diteurs, 1953 – PC.
Disse loro Gesù. “Se foste ciechi, non avreste colpa; ma dal momento che dite: “Ci vediamo”, il vostro peccato rimane” (Giovanni 9, 41, Garofalo).
PERCHE’ QUESTO LAVORO
Inutile sforzo
Ho ricevuto e ricevo lettere da testimoni di Geova (tdG), che fanno ogni sforzo per dissuadere la pubblicazione dei miei opuscoli. Ai geovisti dispiace soprattutto la mia ripetuta affermazione che la loro Bibbia è una falsa Bibbia, che differisce essenzialmente dalla vera Bibbia cattolica. Non bisogna credere quando essi dicono il contrario. Non dicono la verità!
Dalla Germania mi ha scritto il signor Pino Gulino, testimone di Geova, per farmi sapere che la mia è “una vera e propria menzogna sfacciatamente pubblicata con l’intento di sviare le persone sincere che cercano tuttora la verità e che altrimenti l’avrebbero trovata.
Dopo questa solenne dichiarazione il signor Gulino si attarda a dimostrare, in un lungo sproloquio, come qualmente il nome Geova, presente innumerevoli volte nella Bibbia geovista e assente in tutte le traduzioni moderne della Bibbia, sarebbe pienamente giustificato.
Gli ho risposto:
“Poiché la presenza del nome Geova è un punto di basilare differenza tra la Bibbia geovista e tutte le traduzioni moderne della Bibbia, sia cattoliche che non cattoliche, lei cade in una banale contraddizione. Mentre, infatti, afferma che le altre traduzioni della Bibbia sono basilarmente uguali a quella dei tdG, tenta di giustificare un punto di basilare differenza. Come mai non si è accorto di essersi menata la zappa sui piedi? (cf. Matteo 13, 15; Giovanni 12, 40; Isaia 6, 9-10).
Dalla Germania ha reagito prontamente il testimone di Geova Pino Gulino, affermando solennemente che io sono Beliar (= satana cf. 2 Corinzi 6,15) e che in un futuro non lontano dovrò rendere conto al terribile Geova!
Un’astuzia sottile, ma non troppo
La lettera, da cui ho citato, come pure la testimonianza di tantissimi amici, prova inequivocabil- mente che ì tdG oggi come ieri, come sempre, ricorrono alla menzogna per accalappiare qualche persona incapace di scoprire l’inganno. Per non creare prevenzioni ed essere scoperti come smerciatori di errori, cominciano col dire che la loro Bibbia è come quella dei cattolici. Vi citano pure qualche versetto in cui le due Bibbie non differiscono.
Poi, quando si viene al reale confronto e si notano le profonde ed innumerevoli differenze, getta- no la maschera e si sforzano di convincere che è stata la Chiesa Cattolica a cambiare il testo sacro. La vera Bibbia sarebbe la loro!
In questa manovra geovista possiamo distinguere due tempi:
1 – Prima che fosse pubblicata una loro traduzione della Bibbia, i tdG si servivano di altre tra- duzioni, protestanti e cattoliche, ma spiegavano la Parola di Dio in modo basilarmente diverso sia dai cattolici che dai protestanti. Il primo a fare questo lavoro di inquinamento fu il fondatore della setta Carlo Taze Russell (1852-1916). Il suo successore nella presidenza Franklin Rutherford (t 1942) continuò per la stessa strada di corruzione e d’inganno.
2 – E’ merito, comunque, del terzo presidente Nathan Knorr (t 1977) l’aver curato una nuova traduzione della Bibbia, che ha per titolo Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. La pubblicazione avvenne gradatamente durante gli anni 1950-1960 in sei volumi in lingua inglese corredati da note.
Dopo alcuni anni e precisamente nel 1967 il Corpo Direttivo o dirigenti della società geovista ha pubblicato in lingua italiana e in un sol volume la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture.
Tutto l’inquinamento e la corruzione della Parola di Dio sparsi nei sei volumi dell’edizione inglese vennero inseriti in questo unico volume. Si tratta perciò d’una traduzione infedele della vera Bibbia! Daremo in seguito altri particolari.
Malgrado questa palese infedeltà, i tdG continuano a dire che le altre Bibbie sono uguali alla loro e che è una grossa menzogna affermare il contrario.
La verità è che si tratta d’un inganno, d’una persistente menzogna… Bisogna dubitare sempre delle affermazioni geoviste e consultare sempre e direttamente la vera Bibbia.
Si tratta – ripetiamo – d’una astuzia sottile, ma non troppo. Chi ha un minimo di accortezza ed è in cerca onestamente e coraggiosamente della verità può scoprire facilmente l’inganno, mediante un confronto spassionato e concreto tra le tante traduzioni della Bibbia e la unica traduzione geovista, la Traduzione del Nuovo Mondo.
Per aiutare i nostri fedeli a sventare l’inganno dei tdG ho deciso di dare alcuni saggi di queste differenze. Lo Spirito Santo farà il resto.
Ecco il perché di questo Capitolo
LA BIBBIA E LE BIBBIE
Doverose precisazioni
1 – La Bibbia è una sola. Non vi sono più Bibbie. Vi è una sola Bibbia. Essa è una raccolta di scritti o libri composti da vari autori lungo un arco di tempo di più di mille anni.
L’unica Bibbia è divisa in due parti. La prima, chiamata Antico Testamento, è stata scritta prima di Gesù Cristo, quasi tutta in lingua ebraica. La seconda parte, a cui si dà il nome di Nuovo Testamento, comprende gli scritti dei primi discepoli di Cristo (Apostoli ed Evangelisti). Fu composta in greco durante il primo secolo della nostra Era Cristiana.
2 – Dell’unica Bibbia esistono numerose traduzioni. La parte ebraica della Bibbia o Antico Testa- mento fu tradotta per la prima volta in greco, durante il terzo e secondo secolo avanti Cristo. E’ detta Alessandrina dal luogo dove si suppone sia stata fatta la traduzione, ossia Alessandria d’Egitto. E’ detta pure dei Settanta (che si suole indicare col numero romano LXX) dal numero dei traduttori, che un’antica tradizione afferma essere stati settanta dotti ebrei, viventi fuori della Palestina o andati appositamente da Gerusalernme ad Alessandria.
In epoca cristiana, a cominciare dal secondo secolo, sia l’antico che il Nuovo Testamento, furono tradotti in altre lingue, quelle vive e parlate (latino, siriaco, slavo ecc.) per renderli accessibili ai popoli convertiti al cristianesimo. In tempi a noi più vicini si cominciò a tradurre la Bibbia nelle lingue moderne (tedesco, inglese, spagnolo, francese, italiano ecc.). Oggi vi sono centinaia di traduzioni della Bibbia in quasi tutte le lingue parlate, anche quelle meno diffuse e conosciute.
3 – Dobbiamo perciò parlare dì un’unica Bibbia e di molte traduzioni. E’ scontato che una tradu- zione, per essere degna di tal nome, deve riprodurre fedelmente il contenuto del testo origìnale. Chi traduce non deve tradire.
Nel caso della Bibbia il compito del traduttore non è facile ed è soprattutto delicato e pieno di responsabilità. Non è facile perché la Bibbia è stata scritta in lingue antiche che bisogna conoscere a perfezione; e anche perché gli autori sacri si sono espressi con immagini, modi di dire, simboli ecc., propri del loro tempo e della loro cultura. E’ necessaria una conoscenza non comune di storia, costumi, mentalità ecc. per poter penetrare il significato esatto di quelle immagini, di quei simboli, di quei modi di dire ecc.
Ed è un compito soprattutto delicato perché il traduttore deve portare a conoscenza dei lettori un messaggio divino di salvezza, e non già un insegna- mento proprio e spesso di comodo. La fedeltà alla Parola di Dio deve prevalere sopra ogni altro interesse.
4 – Oggi, comunque, noi ci troviamo in una situazione assai migliore rispetto a quella dì epoche precedenti per una più esatta conoscenza della Bibbia e la sua fedele traduzione in lingue moderne.
Grazie all’opera instancabile di valenti biblisti, di uomini coscienziosi, sia cattolici che protestanti, ortodossi, ebrei, indipendenti, sono stati ricuperati migliaia di codici o frammenti di codici, ossia di testi biblici scritti in tempi assai remoti. Con l’aiuto di questo prezioso materiale e seguendo criteri propri della scienza biblica, questi insigni studiosi hanno ricuperato quasi alla perfezione il testo originale della Bibbia, quello uscito dalla penna degli autori. Il testo così ricuperato si chiama testo critico.
Solo il testo critico greco ed ebraico costituisce il punto di riferimento, vale a dire la norma per giudicare la fedeltà o meno delle traduzioni della Bibbia in qualunque lingua. Le traduzioni che si discostano dal testo critico devono dirsi false. Questo è il caso della Bibbia tradotta dai tdG, come vedremo.
5 – Servendosi dei testo critico e di tutti i mezzi utili allo scopo – conoscenza delle lingue, della storia, della cultura ecc. dei popoli antichi – i grandi biblisti moderni ci hanno dato ottime traduzioni in ogni lingua oggi parlata.
Cosa degna di nota è il fatto che di questi traduttori, cattolici e non cattolici, noi conosciamo il cognome, il nome, il valore scientifico ecc. I. Nessuno di loro è rimasto nell’anonimato, vale a dire ha odiato la luce perché la sua opera non fosse nota a tutti (cf. Giovanni 3,20-21).
Al contrario, i traduttori della Bibbia geovista hanno, preferito rimanere sconosciuti. Si avverano le parole di Gesù che dice:
“Chiunque, infatti, fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le opere sue; chi, invece, opera la verità, viene alla luce, affìncbé sia manifesto che le sue opere sono state fatte in Dio” (Giovanni 3, 20-21).
6 – Uno dei vantaggi delle traduzioni moderne è il miglioramento dello stile e della lingua. Senza introdurre mutazioni sostanziali, anzi con maggior fedeltà al testo originale ebraico e greco, i traduttori hanno reso la Parola di Dio più comprensibile agli uomini d’oggi. Vi sono parole antiquate che, usate oggi, sarebbero mal capite e si presterebbero ad equivoci. Per esempio, la parola anima una volta era usata col significato di persona. Oggi si preferisce tradurre persona, uomo, essere vivente della specie umana per non creare confusione in gente poco istruita. Vedremo come i tdG in questo come in altri casi preferiscono le versioni antiche per ingannare la gente.
Padre Nicola Tornese s.j.
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