Conchita Wurst a Sanremo
Questo articolo è stato già letto1394 volte!
E‘ stato invitato a partecipare al Festival di Sanremo l‘artista Conchita Wurst. Conchita, all’anagrafe Thomas Neuwirth, ha vinto l’Eurovosion Song Contest dello scorso anno ed ha acquisito notevole fama anche per il suo look stravagante.
Conchita, in alcuni eventi pubblici degli scorsi mesi, ha dichiarato il proprio appoggio al matrimonio gay e rappresenta, con la sua estetica e le sie performance, un esempio di promozione della cosiddetta ideologia gender, secondo cui gli esseri umani non sono maschi o femmine, ma possono appartenere a numerosissimi generi intermedi a seconda delle loro scelte e dei loro stati.
La petizione di Fabio Tommasini (http://www.citizengo.org/it/18222-conchita-wurst-sanremo) chiede alla RAI non di annullare l’esibizione di Conchita, ma di non trasformarla in un momento di propaganda contro i valori della famiglia.
Ho voluto proporre a te e a tutti i nostri sottoscrittori la petizione di Fabio Tommasini perché credo che essa rappresenti esattamente la sensibilità di CitizenGO: la libertà di espressione e il rispetto per la dignità di tutti non deve rappresentare una scusa per lasciare libero sfogo a ideologie e retoriche contrarie ai nostri valori, soprattutto sulla TV pubblica (pagata da tutti noi), in prima serata e durante l’evento televisivo più importante dell’anno in Italia.
Non è la prima volta che il Festival di Sanremo rischia di trasformarsi in un momento di provocazione e propaganda ideologica. Se segui le nostre iniziative dall’anno scorso ricorderai la campagna riguardante l’ospitata del cantante Rufus Wainwright. Se non hai partecipato a quella campagna, di seguito trovi alcuni versi della sua canzone “Gay Messiah” (“Il Messia gay”). Il testo seguente, evidenziato in giallo, potrebbe risultare offensivo, se non te la senti di leggerlo ti consiglio di passare oltre:
No non sarò io
essendo io Rufus il Battista
No io non sarò colui
che viene battezzato nello sperma
Cosa succederà invece
qualcuno chiederà la mia testa
e allora io mi inginocchierò
e glielo darò guardando in basso
In quell’occasione, più di 67.000 sottoscrittori avevano chiesto alla presidenza RAI di sospendere l’ospitata. Il cantante si era comunque esibito, per lo meno evitando atteggiamenti odiosi contro la sensibilità religiosa e comizi contro la famiglia (Rufus è anche paladino dei matrimoni gay e ha una figlia nata da utero in affitto).
Un anno dopo, non è cambiato nulla: Sanremo, per la sua visibilità e l’altissimo tasso di ascolti, diventa il palcoscenico ideale per propagandare determinate ideologia, il tutto a spese dei contribuenti.
Secondo le intenzioni della petizione, non chiediamo di censurare nessuno. Chi vedrà il Festival giudicherà da sé le doti artistiche di Conchita, in tutta libertà. Chiediamo però che i cantanti facciano i cantanti, e nulla più.
Come l’anno scorso, molti invocano altre modalità di protesta contro la RAI. C’è chi invoca il boicottaggio del canone, ma si tratta di una pratica illegale che noi di CitizenGO non ci sentiamo di proporre. C’è chi chiede di cambiare canale e di non guardare il Festival, ma noi preferiamo far sentire la nostra (la tua) voce tramite quello che sappiamo fare meglio: raccogliere firme che saranno inviate, una ad una, all’ufficio stampa della RAI, di modo da esprimere la nostra opinione in modo democratico e civile, ma allo stesso tempo fermo.
Ti invito a partecipare a questa campagna con la tua firma, cliccando sul link:
http://acem.citizengo.org/lt.php?c=1194&m=1258&nl=6&s=7350448ff32252f0bac1ad19532be17c&lid=17873&l=-http–www.citizengo.org/it/18222-conchita-wurst-sanremo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.