La forza dell’elemosina
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L’elemosina è gradita agli occhi di Dio in primo luogo perché si mette in pratica il comandamento di Gesù: “vogliatevi bene”. Se io amo una persona mi preoccupo di condividere con essa quello che ho. Poi l’elemosina ci aiuta ad aprire il cuore alle necessità dei nostri fratelli. In terzo luogo attraverso l’elemosina Dio manifesta alle sue creature la sua provvidenza di Creatore e di Padre.
Tutti i consigli che Tobi da al figlio Tobia, in questo preciso istante abbiamo la sensazione che voglia darli anche a noi. Facciamoli nostri. Tb 4,8-11 “La tua elemosina sia proporzionata ai beni che possiedi: se hai molto, da’ molto; se poco, non esitare a dare secondo quel poco. Così ti preparerai un bel tesoro per il giorno
del bisogno, poiché l’elemosina libera dalla morte e salva dall ‘andare tra le tenebre. Per tutti quelli che la compiono, l’elemosina è un dono prezioso davanti all’Altissimo “.
La frase che riportiamo appartiene ai consigli che il buon padre Tobi da al proprio figlio Tobia. Sì, perché una volta invecchiato in
terra d’esilio, lontano da Israele, desidera che il figlio mantenga i sani principi ai quali lo ha educato, e fra questi c’è il richiamo continuo alle elemosine e al non eccessivo attaccamento ai beni terreni. Tobi insegna al figlio che quello che deve dare deve essere proporzionato alle proprie possibilità economiche.
Quindi, se ha molto che dia molto e se ha poco che dia poco, poiché Dio guarda non alla quantità data ma all’amore con cui dona. Ed è solo dando che si riceve.
Tb 12,8-9 “Meglio è praticare l’elemosina che mettere da parte oro. L’elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato.Coloro che fanno l’elemosina godranno lunga vita”.
Siamo ancora al buon padre Tobi che istruisce il figlio Tobia in modo quasi eccessivo sull’importanza dell’elemosina.
Per il buon israelita era così importante il fatto di ricordarsi dell’elemosina fatta col cuore, da far sì che i figli venissero
continuamente istruiti riguardo a questo. I peccati ci portano sventura e maledizione e se uno vuole cancellarli la maniera migliore è quella di fare elemosine. Fare elemosine non solo cancella i peccati che abbiamo commesso, ma ci aiuta ad essere guariti dalle malattie e perciò ci ottiene di vivere una lunga vita.
Tb 14,8 “Ora, figli, vi comando: servite Dio nella verità e fate ciò che a lui piace. Anche ai vostri figli insegnate l’obbligo di fare la giustizia e l’elemosina”.
Questa volta il buon padre Tobi da questi consigli anche alla nuora, Sara. Non solo, ma per essere sicuro che tali principi non
vengano dimenticati, impartisce questo insegnamento chiedendo dttrasmettere quest’obbligo anche ai futuri nipotini.
Sir 3,29 “L’acqua spegne un fuoco acceso, l’elemosina espia i peccati”.
Com’è bella questa frase! Corta ma con un significato molto profondo. Ci viene detto che l’elemosina espia i peccati perché è diffìcile privarsi di qualcosa che ci appartiene, non è facile dare del denaro a chi ne ha bisogno. L’essere umano vìve di paure, e anche quando è nell’abbondanza trova notevoli difficoltà ad averne il giusto distacco. Ma se uno apre il suo cuore verso il fratello che si trova nel bisogno, il Signore apre il suo cuore verso di lui perdonandogli gli errori che ha commesso. Questo è il motivo per cui l’elemosina espia i peccati.
Sir 29,12-13 “Rinserra l’elemosina nei tuoi scrigni ed essa ti libererà da ogni disgrazia. Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante, combatterà perte di fronte al nemico”.
La gloria, il potere, il denaro, tutte cose che un giorno dovremo lasciare e che durano poco e non ci giovano a niente. L’elemosina che viene addirittura paragonata ad uno scudo resistente e ad una lancia pesante, sarà quella che ci difenderà dagli attacchi del nemico. Perché riuscire a dare con generosità porta al giusto distacco dalle cose terrene, ci insegna a usare il denaro nella giusta maniera, senza diventare schiavi dell’avidità.
Mt 6,2-4 “Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.
Saper donare in silenzio, in un mondo che è video dipendente, prigioniero dell’immagine, dell’apparenza, del far sapere a tutti ciò
che si fa non è facile. Evidentemente gli uomini non cambiano, e anche ai tempi di Gesù, quando non esistevano né la televisione né i giornali, la tentazione era la stessa che abbiamo oggi: far conoscere le nostre buone azioni. Fare le cose solo per essere applauditi dagli uomini. Per Gesù non è così, per cui quando diamo con generosità dobbiamo farlo in silenzio e solo per amore di Dio e per la sua gloria. Aiutare i fratelli solo perché sono templi ed immagine di Dio.
ladri non arrivano e la tignola non consuma. Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore”. Delle banche che esistono sulla terra ne abbiamo tante volte sentito parlare e molte volte anche in senso negativo; sono andate in fallimento e chi vi aveva depositato i propri risparmi li ha perduti. Ma ad una banca del paradiso chi ci aveva mai pensato! Ecco, quello che ci sta proponendo Gesù in questi versetti della Sacra Scrittura: è la proposta dell’apertura di un conto corrente nella banca del paradiso. Sì tratta di una banca sicurissima, l’unica che non va in fallimento, ma per attuare questo conto bisogna essere disposti a donare anche quando non si hanno molte risorse. Rispetto al conto bancario terreno c’è un vantaggio: questo conto è eterno.
Michele Vassallo
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