Il Ministero dell’Accolitato
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L’Accolitato è un Ministero Liturgico, laico, che sembra risalire al III secolo, tuttavia il suo riconoscimento è avvenuto, con certezza, nel VII secolo. Era il più importante degli “Ordini Minori”.
La Gerarchia Ecclesiastica, nei tempi passati, era suddivisa in “Ordini Maggiori”: Episcopato, Presbiterato, Diaconato, Suddiaconato” e in “Ordini Minori”: Accolitato, Esorcistato, Lettorato, Ostiariato”.
Con l’andare del tempo l’Accolitato perse di importanza e solo nel 1972, con la soppressione del Suddiaconato e l’abrogazione degli Ordini Minori fu ripristinato come “ministero”. Nella lettera apostolica “Ministeria quaedam”, di Paolo VI, è scritto: L’Accolito è istituito per aiutare il Diacono e per fare da Ministro al Sacerdote. E’ dunque suo compito curare il servizio all’altare, aiutare il Diacono e il Sacerdote nelle azioni liturgiche, specialmente nella celebrazione della S. Messa; inoltre distribuire, come ministro straordinario, la santa comunione tutte le volte che i Ministri di cui al can. 845 del Codice di diritto canonico, non vi sono o non possono farlo per malattia, per l’età avanzata o perché impediti da altro ministero pastorale, oppure tutte le volte che il numero dei fedeli, i quali si accostano alla sacra mensa, è tanto elevato che la celebrazione della Santa Messa si protrarrebbe troppo a lungo. Nelle medesime circostanze straordinarie potrà essere incaricato di esporre pubblicamente all’adorazione dei fedeli il Sacramento della S. Eucaristia e poi riporlo; ma non di benedire il popolo”.
Compito fondamentale dell’Accolito, dunque, è quello di aiutare il Diacono o il Sacerdote all’altare ma, in casi particolari, egli può preparare l’altare e i vasi sacri e distribuire come ministro straordinario l’Eucaristia ai fedeli. In determinate circostanze può portare la comunione ai malati e il viatico ai moribondi. Compiti normali dell’Accolito sono quelli di portare la croce nella processione di ingresso, sostenere il libro al Sacerdote o al Diacono. In assenza del Diacono assiste il Sacerdote durante l’icensazione, riporta i Vasi alla credenza dove può purificarli.
Don Manlio
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