Il Vangelo della solennità – S. Pasqua
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Domenica 16 Aprile 2017
Domenica di Pasqua : Risurrezione del Signore
Giovanni 20,1-9.
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra,
e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.
COMMENTO
Ogni uomo pio e amico di Dio goda di questa festa bella e luminosa! Ogni uomo fedele prenda parte con tripudio alla gioia del suo Signore (Mt 25,23)! Colui che ha portato il peso del digiuno venga ora a ricevere la sua ricompensa. Chi ha lavorato dalla prima ora, riceva oggi il giusto salario (Mt 20,1). Chi è venuto dopo la terza ora, celebri questa festa nell’azione di grazie. Chi è arrivato dopo la sesta ora, non tema nulla, poiché non sarà danneggiato. Se qualcuno ha indugiato fino all’ora nona, si avvicini senza esitare. Se qualcuno si è attardato fino all’undicesima ora, non si vergogni della sua tiepidezza, poiché il Padrone è generoso, riceve l’ultimo come il primo…, usa misericordia con quello, e colma questo. Dona all’uno, e fa grazia all’altro…
Così dunque, prendete tutti parte alla gioia del vostro Padrone! Primi e ultimi…, ricchi e poveri…, i vigilanti come gli oziosi…, voi che avete digiunato e voi che non avete digiunato, rallegratevi oggi. Il banchetto è pronto, venite tutti (Mt 22,4). Il vitello grasso è servito, nessuno se ne vada affamato. Godete tutti del banchetto della fede, venite ad attingere al tesoro della misericordia. Nessuno deplori la sua povertà, poiché il Regno è giunto per tutti; nessuno abbia paura della morte, poiché la morte del Salvatore ce ne ha liberato. Ha distrutto la morte, colui che era stato stretto dalla morte; ha spogliato l’inferno, colui che è disceso negli inferi…
Questo aveva predetto Isaia dicendo: “Gli inferi di sotto si agitano per te, per venirti incontro al tuo arrivo” (14,9). L’inferno è pieno di amarezza…, poiché è stato calpestato, umiliato poiché è stato messo a morte, prostrato poiché è stato annientato. Si era impadronito di un corpo, e si è trovato davanti a Dio, aveva afferrato la terra e ha incontrato il cielo; aveva preso quello che vedeva, ed è caduto a causa dell’Invisibile. “Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?” (1 Cor 15,55). Cristo è risorto e sei stata gettata a terra! Cristo è risorto e i demoni sono caduti! Cristo è risorto e gli angeli sono nella gioia! Cristo è risorto ed ecco che regna la vita! Cristo è risorto e non vi sono più morti nei sepolcri, poiché Cristo, risuscitato dai morti, è divenuto primizia di coloro che si sono addormentati. A lui siano gloria e potenza nei secoli dei secoli! Amen.
Giovanni Crisostomo
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