Benedetto XVI – Sinodo speciale per il Medio Oriente
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Domenica 10 ottobre, Sua Santità benedetto XVI ha presieduto una solenne concelebrazione nella Basilica Vaticana, cui hanno partecipato 177 alti Prelati, tra cardinali, Patriarchi e Vescovi dell’Aria Orientale. Questa Regione comprende: Arabia Saudita, Bahrein, Cipro, Egitto, Emirati arabi uniti, Giordania, Iran, Irak; Israele, Kuwait, Libano, Oman, Qatar, Siria, Turchia, Territori palestinesi e Yemen, dove – su una popolazione di 365 milioni – i cristiani sono 20 milioni ed i cattolici meno di 6 milioni.
I Venerabili Padri sono stati convocati dal Papa per un Sinodo speciale sul Medio Oriente: “La Comunità Internazionale e le Religioni uniscano i popoli ed escludano ogni forma di violenza”. Il Sinodo durerà due settimane.
Al termine della Messa, Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo appartamento per la recita dell’Angelus. Ha quindi invitato i fedeli a pregare per il buon esito del Sinodo giacchè, ha detto il Papa: “Quei Paesi, purtroppo, sono segnati da profonde divisioni e lacerati da annosi conflitti. Pertanto la Chiesa è chiamata ad essere segno e strumento di unità e di riconciliazione, sul modello della prima Comunità di Gerusalemme, nella quale la moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo ed un’anima sola”.
“Questo è un compito arduo – ha rilevato il papa – dal momento che i cristiani del Medio Oriente si trovano spesso a dover sopportare condizioni di vita difficili, sia a livello personale che familiare e di comunità. Ma ciò non deve scoraggiare perché la forza della fede è un potente sostegno. I cristiani – dunque – continueranno a dare il loro contributo non soltanto con le opere di promozione sociale, quali gli istituti di educazione e di sanita’, ma soprattutto con lo spirito delle Beatitudini evangeliche, che anima la pratica del perdono e della riconciliazione”. E in tale impegno, ha assicurato il Papa, “essi avranno sempre l’appoggio di tutta la Chiesa, come attesta solennemente la presenza qui dei Delegati degli Episcopati di altri continenti”.
Sua Santità ha ricordato che “quello di vivere dignitosamente nella propria patria e’ anzitutto un diritto umano fondamentale: percio’ occorre favorire condizioni di pace e di giustizia, indispensabili per uno sviluppo armonioso di tutti gli abitanti della Regione”. “Nonostante le difficolta’, i cristiani di Terra Santa sono chiamati a ravvivare la coscienza di essere pietre vive della Chiesa in Medio Oriente, presso i Luoghi santi della nostra salvezza”. Il Papa ha poi ricordato che il Medio Oriente e’ “la culla della Chiesa, costituita per portare il Vangelo di Cristo sino ai confini del mondo. Come credenti, guardiamo al Medio Oriente con questo sguardo, nella prospettiva della storia della salvezza”.
Benedetto XVI ha voluto convocare questa Assemblea sinodale ecumenica “per riflettere insieme, alla luce della Sacra Scrittura e della Tradizione della Chiesa, sul presente e sul futuro dei fedeli e delle popolazioni del Medio Oriente. In quelle terre, l’unica Chiesa di Cristo si esprime nella varieta’ di Tradizioni liturgiche, spirituali, culturali e disciplinari delle sei venerande Chiese Orientali Cattoliche sui iuris, come pure nella Tradizione latina. Il fraterno saluto, che rivolgo con grande affetto ai Patriarchi di ognuna di esse, vuole estendersi in questo momento a tutti i fedeli affidati alle loro cure pastorali nei rispettivi Paesi e anche nella diaspora”.
Lo scopo del Sinodo è puramente pastorale per cui, pur non potendo ignorare la delicata e a volte drammatica situazione sociale e politica di alcuni Paesi, i Padri sinodali rimarranno concentrati sugli aspetti propri della loro missione. Questo Sinodo, per altro, rappresenterà un’occasione propizia per proseguire il dialogo con gli ebrei e con i musulmani. L’Assemblea, per altro, potrà ravvivare la comunione della Chiesa Cattolica in Medio Oriente, sia all’interno di ciascuna Chiesa che nei rapporti con le altre Chiese.
Il Santo Padre ha poi espresso l’auspicio che i fedeli “sentano la gioia di vivere in Terra Santa, terra benedetta dalla presenza e dal glorioso mistero pasquale del Signore Gesu’ Cristo. Lungo i secoli, quei Luoghi hanno attirato moltitudini di pellegrini ed anche comunita’ religiose maschili e femminili, che hanno considerato un grande privilegio il poter vivere e rendere testimonianza nella Terra di Gesù”.
Riteniamo doveroso, invitare gli amici ad unirsi alle nostre preghiere affinchè la Madre di Cristo, particolarmente amata e venerata dai fratelli del Medio Oriente, guidi i Padri dell’Assemblea sinodale a trovare quelle soluzioni che consentano ai cristiani di quella Regione di vivere in comunione con gli altri, dando piena testimonianza di amore evangelico.
Don Manlio
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