Conoscere la Madonna – Terza parte
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Per la Consacrazione al C. I. di Maria
In grandissimo dotto San Bernardo scriveva: “Sulla Madonna non si dice mai abbastanza!”. In effetti, nel salmo 45 è scritto: “Tutta splendore è la figlia del Re nel sui interno”, a significare che la gloria che lei riceve intimamente da Dio è immensamente maggiore di quella che può ricevere da tutte le creature celesti e terrene che non la conoscono veramente e non possono penetrare nel “segreto del Re”.
San Brunone d’Asti diceva: “Se vuoi capire la Madre, cerca di capire il Figlio”. Ella è una degna Madre di Dio. Il Montfort sostiene perfino che la vera conoscenza e il regno di Cristo si attueranno nel mondo in seguito alla conoscenza della Madonna che lo ha generato e presentato al mondo una prima volta e sempre lei lo farà nuovamente conoscere e rifulgere.
Giustamente, il Magistero della Chiesa afferma che Maria, essendo una semplice creatura uscita dalle mani dell’Altissimo, paragonata a tale infinita Maestà è proprio un niente, poiché soltanto lui è “Colui che è” e per conseguenza il Signore, sempre indipendente e bastante a se stesso, non ha avuto né mai avrà bisogno in modo assoluto della Madonna per attuare i propri voleri e per manifestare la propria gloria. Gli basta volerlo, per fare tutto.
Bisogna per altro riconoscere che, supposte le cose come sono, Dio, dopo aver voluto incominciare e terminare le sue più grandi opere per mezzo di Maria santissima, fin dal momento in cui l’ha plasmata, c’è da credere che non cambierà metodo nei secoli iei secoli, perché è Dio e non muta per niente né sentimenti né condotta.
Dio Padre ha dato il proprio Unigenito soltanto per mezzo di Maria. Per quanti sospiri abbiano emesso i patriarchi, per quante domande abbiano fatte durante quattromila anni i profeti ed i santi dell’antica legge per avere il Cristo Redentore, soltanto Maria l’ha meritato ed ha trovato grazia davanti a Dio con la veemenza delle preghiere e con la sublimità delle sue virtù.
Il mondo – annota sant’Agostino – era indegno di ricevere direttamente dalle mani del Padre il Figlio di Dio: l’ha dato a Maria affinchè il mondo lo ricevesse per mezzo di lei. Il Figlio s’è fatto uomo per la nostra salvezza, ma in Maria e per mezzo di Maria. Dio Spirito Santo ha formato Gesù Cristo in Maria, ma dopo averle chiesto il consenso per mezzo di uno dei primi ministri della propria corte.
Dio Padre ha comunicato a Maria la propria fecondità per quanto una semplice creatura poteva esserne capace, per darle il potere di produrre il Figlio suo ed i membri del corpo mistico di lui.
Dio Figlio, nuovo Adamo, è sceso nel seno verginale di lei come nel suo paradiso terrestre, per trovarvi personali compiacimenti e per operarvi in segreto meraviglie di grazia. (Continua)
Don Manlio
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