Credere. Perchè?
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Quando si chiede ad un cristiano: “Perché credi in Dio?”, in genere, ci si sente rispondere: “Perché me l’hanno insegnato i miei genitori”, oppure: “Perché so che Dio esiste, infatti me lo sento vicino, lo sento dentro di me e so che se ho bisogno di Lui posso sempre chiamarlo. È Lui il mio punto di riferimento!”.Ma come può, una persona, “sentire” la vicinanza di Dio? Certamente non può essere un fatto puramente razionale e tantomeno “fisico”. Allora, come si spiega?
Dio è Spirito e l’uomo, nella sua dimensione materiale, non potrebbe mai riconoscerlo nella sua natura particolare. Ma l’uomo, oltre al corpo materiale, possiede anche un’anima spirituale e quest’anima, uscita dalle mani di Dio, conserva , in qualche modo, la nostalgia del suo Creatore. Ma Dio ha fatto molto di più: ha posto in ogni anima umana un dono preziosissimo, un “Carisma”, che è la Fede, perché ognuno possa incontrarlo. Grazie ad esso l’anima “sa”, con certezza che Dio c’è e può credere a tutto ciò che Egli ha rivelato. Cose, per altro, che l’uomo, essere raziocinante – ovvero, nel senso positivistico, abituato ad accettare solo ciò che è esperibile – non potrebbe mai accettare, col solo uso della ragione.
Con l’aiuto della fede, infatti, l’uomo riesce innanzitutto a riconoscere con facilità il mondo come atto d’amore di Dio. Guardiamo, ad esempio, l’immenso spazio cosmico (che solo oggi, avvalendosi come unità di misura dell’ ”anno luce”, gli astronomi sono riusciti in qualche modo a misurare) pieno di innumerevoli corpi celesti che si muovono nello spazio in un’armonia meravigliosa, secondo le leggi imposte dal divino creatore; oppure – avvalendoci dei sofisticati apparecchi moderni – proviamo ad ammirare le meraviglie del “microcosmo” che, tra l’altro, richiamano moltissimo, le leggi e l’armonia del macrocosmo; oppure guardiamo la bellezza e la varietà del nostro pianeta, così ricco di meraviglie – per chi sa guardarle – dalle immense foreste popolate da animali e da uccelli variopinti al piccolo, grazioso e profumatissimo fiore di campo, decantato da Gesù.
E chi potrebbe creare qualcosa dal nulla? Per poter creare, dal nulla, anche una sola fogliolina ci vorrebbe una potenza di valore infinito. E allora, se c’è il sole, se c’è una cellula, un atomo che contiene un’energia immensa, allora c’è pure Dio.
L’uomo, se si raffronta con l’universo, si accorge di essere veramente piccolo, eppure è capace di desideri grandissimi, di progetti veramente magnifici perché la sua fantasia, la sua creatività sono sconfinate e allora, guardandosi dentro, si accorge che c’è l’infinito in lui. Questo vuol dire che può trovare Dio in sé, che la sua vita è agganciata all’infinito. Consideriamo ancora che nel cuore dell’uomo c’è una grandissima capacità di amare. Ma, se c’è l’amore, c’è anche Dio, perché Dio è Amore, come la fede rivelata ci insegna.
Riflettiamo ancora che la visione del creato, nella sua bellezza e nella sua armonia, come pure la vita che si affaccia, sono sicuramente un riflesso di Dio, ma il Dio armonia, bellezza, amore, si è fatto persona accanto a noi: Gesù, che ci ha amato e ha dato la sua vita per noi e il Suo Spirito ha trasformato gli Apostoli e anche noi che abbiamo creduto in Lui. Dio, infatti, non è un concetto filosofico ma una Persona e questa persona può diventare vita della tua vita e colmare la nostalgia d’amore che potresti avere dentro di te.
Ricordiamo che l’uomo non potrà mai trovare la salvezza e la pace nelle ideologie, nei partiti o nella violenza, ma solo nell’amore evangelico, nell’amore di Cristo, che dà il senso pieno al vivere quotidiano: pensiamo ai tanti missionari che amano “gratis”, anche a costo d’immensi sacrifici e a costo della propria vita. E quante suore hanno offerto la propria vita per i poveri, i malati e gli abbandonati, come Madre Teresa di Calcutta!
L’uomo, quando scopre l’Amore, quando riesce ad accettare il prossimo con tutti i suoi difetti, quando impara a perdonare, si sente diverso, nuovo, perché l’amore di Dio lo trasforma radicalmente e, come sappiamo anche dalla storia, non sono pochi i peccatori incalliti che, dopo avere incontrato Dio, sono cambiati completamente. Essi hanno capito che la vita sulla terra non è tutto. Se tutto finisse “così” non varrebbe neanche la pena di vivere (oltretutto, la vita non è sempre rose e fiori e molti, poi, vivono in mezzo a sofferenze e privazioni). Dio è il solo che può dare la pace ed il bene, che può cambiare il dolore in felicità o dare un senso a quel dolore.
Don Manlio
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