Cristiani perseguitati: la CEI promuove una veglia di preghiera per il 23 maggio
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E’ sotto gli occhi di tutti la persecuzione che affligge i cristiani in tante parti del mondo, una vera e propria tragedia che riguarda centinaia di migliaia di persone a cui vengono negati i più comuni diritti alla vita ed alla libertà religiosa. E’ una situazione assolutamente ingiusta e oltremodo dolorosa che ci interroga e ci rimprovera e, in qualche modo, ci obbliga a coalizzarci ed attivarci – indipendentemente da ogni appartenenza religiosa – per rompere il muro di ghiaccio dell’indifferenza e, in molti casi, di vero e proprio cinismo.
Il Santo Padre Francesco, in visita alla Commissione anglicana-cattolica di studi, riunita per una nuova sessione di dialogo, ha voluto affermare che: “Esiste un legame forte che già ci unisce, al di là di ogni divisione: è la testimonianza dei cristiani, appartenenti a Chiese e tradizioni diverse, vittime di persecuzioni e violenze solo a causa della fede che professano”.
Da questo incontro è scaturita la proposta di dedicare la Veglia di Pentecoste che cade sabato 23 maggio p.v. ai martiri del nostro tempo.
A questo scopo si sta inoltre lavorando ad un progetto di diffusione – attraverso i social media – di testimonianze e storie, dai diversi Paesi: racconti di fede e di amore estremo, eventi di condivisione, fatti di carità. Sono moltissimi i cristiani e gli uomini di ogni confessione capaci di testimoniare l’amore a prezzo della vita. Tale testimonianza non può passare sotto silenzio perché costituisce per tutti una ragione di incoraggiamento al bene e di resistenza al male. Chiunque può aderire, anche da lontano.
Il Redattore
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