Digiuno a Roma
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Carissimi laici,
l’appello che abbiamo fatto e che rinnoviamo ai sacerdoti, frati e suore, di scendere in piazza a S. Pietro il 9 giugno, alle ore 12.00, ha come obiettivi:
· innanzitutto manifestare la solidarietà e il sostegno a tutti i laici che sono impegnati da molto tempo per salvaguardare l’acqua come bene comune;
· ma anche per stimolare la nostra Chiesa istituzionale ad avere più coraggio nel difendere l’acqua come madre della vita, accanto a tutti i laici credenti che lo stanno facendo.
Per questo, rinnoviamo l’invito solamente ai sacerdoti, religiosi e religiose a scendere in piazza S. Pietro per il digiuno “salviamo l’acqua” del 9 giugno (vedi il programma sotto).
Abbiamo molto apprezzato la richiesta dei laici a partecipare con noi, ma sottolineiamo l’importanza nel dare un segno forte sulla scia dei monaci tibetani, e quindi lasciare che giovedì 9 giugno siano solamente i preti, le suore e i frati a mobilitarsi nel scendere in piazza.
Rivolgiamo l’invito ai laici credenti di fare un momento di digiuno, di silenzio e di preghiera nelle proprie città durante il sabato 11 giugno, alla vigilia dei referendum, coinvolgendo anche i propri sacerdoti, religiosi e religiose.
Un abbraccio fraterno.
p. Adriano Sella e p. Alex Zanotelli
Programma per il digiuno del 9 giugno in piazza San Pietro (Roma)
– ore 12.00: inizio del digiuno con una preghiera e un canto- ore 12.00-14.00: digiuno e silenzio- ore 14.00: tutti in cerchio e con le mani date, si conclude con la preghiera del Padre Nostro
Ci sarà un grande striscione da porre nel mezzo con la seguente scritta: “Signore, aiutaci a salvare l’acqua!”.
N.B. In allegato l’intervento chiaro e coraggioso del vescovo di Locri sull’acqua e sui referendum
Carissimi,
fra giorni ci saranno i referendum.Rompo il riserbo che il vescovo deve mantenere in occasione di competizioni elettorali, perché nei prossimi non si tratta di patteggiare per un candidato o l’altro; ora si tratta di difendere il bene comune. L’acqua fra qualche anno sarà più preziosa del petrolio.Non possiamo permettere che sia il privato a gestirla: si finirà come con la benzina, con rincari sempre più forti.Difendiamo il bene comune.Andiamo a votare e votiamo sì, a favore dell’acqua come bene comune.
Ditelo anche ai fedeli e agli amici.
+ p. Giuseppe F. Morosini Vescovo
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