Famiglia e buona novella
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La buona novella di Gesù è che l’alleanza stretta dai coniugi è abbracciata e sorretta dall’alleanza di Dio, che continua a esistere anche quando il fragile legame umano dell’amore diventa più debole o addirittura muore. La promessa definitiva di alleanza e di fedeltà di Dio priva il vincolo umano dell’arbitrarietà umana; gli conferisce solidità e stabilità.
Il vincolo che Dio stringe intorno agli sposi verrebbe frainteso se lo si volesse comprendere come un giogo; è, invece, la premurosa promessa di fedeltà di Dio all’uomo; è un incoraggiamento e una costante sorgente di forza per mantenere, nelle alterne vicende della vita, la fedeltà reciproca.
Da questo messaggio Agostino ha tratto la dottrina dell’indissolubilità del vincolo matrimoniale, che continua a sussistere anche laddove, umanamente, il matrimonio si spezza. Molti, oggi, hanno difficoltà a comprenderla. E Vangelo, ovvero parola definitiva e promessa permanentemente valida. In quanto tale, prende sul serio l’uomo e la sua libertà.
È proprio della dignità dell’uomo poter prendere decisioni definitive. Esse appartengono in modo permanente alla storia della persona; la caratterizzano in modo duraturo; non è possibile sfilarsele di dosso e fare come se non fossero mai state prese.
Se vengono spezzate, si crea una ferita profonda. Le ferite possono guarire, ma la cicatrice rimane e continua a far male; però si può e si deve continuare a vivere anche se con fatica. Similmente la buona novella di Gesù è che, grazie alla misericordia di Dio, per chi si converte sono possibili il perdono, la guarigione e un nuovo inizio.
Padre Eduardo Scognamiglio
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