Gli Angeli
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“Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo”
È bello percepire l’amichevole presenza degli angeli, messaggeri di grandi eventi nella storia della salvezza. Tra questi amici di Dio, tre servono Dio in un ministero particolare:
* Michele, “chi è come Dio?” che combatte contro il male quale protettore di Israele e della Chiesa.
* Gabriele, “Colui che reca lieti annunci”, come l’annunciazione a Maria.
* Raffaele, “medicina di Dio” che discretamente porta guarigione.
“Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo”: Dio è al centro, con suo Figlio e gli angeli sono chiaramente al servizio. È questa la loro importanza teologica: per noi costante e continuo esempio di servizio, un servizio specifico, portare il messaggio di Dio.
Gli angeli sono la presenza di Dio, sono i segni della sua presenza, del suo amore, della sua provvidenza. È Dio che in loro si manifesta per noi . Sono aiuto da Dio, segno che Dio viene per ciascuno di noi . Ci aiutano ad essere in contatto con Dio, scendendo e salendo…continuamente in relazione: Dio con noi, noi con Dio .
Di solito accogliamo il mistero dell’incarnazione del “Dio-con-noi” senza troppo problematizzare. Invece il “noi-con-Dio” può essere una sfida, perché a noi, povere persone umane, piace scappare via dall’amore di Dio… Allora gli arcangeli possono aiutarci ad essere un po’ più simili a Natanaèle, “davvero un Israelita in cui non c’è falsità”.
Possono aiutarci a non ingannare noi stessi, accettando di essere con Dio, quale unica via di crescita spirituale. Possono aiutarci a non ingannare gli altri, trattandoli come figli dello stesso Padre, avendo cura di loro, promuovendo la loro crescita.
Un rilievo interessante: se leggiamo le prime preghiere liturgiche cristiane, del I e II secolo, scopriremo che Gesù Cristo era chiamato “Angelo del Padre”, nel senso etimologico di “messaggero”. È un chiaro invito per noi a far diventare la nostra vita un segno continuo, un annuncio, un messaggio della presenza di Dio. E particolarmente messaggi della presenza di Dio per i giovani .
E prima di tutto per ciascuno/a, reciprocamente, nelle famiglie, comunità, gruppi in cui viviamo: la nostra vita diventi un bel regalo, un bel messaggio per ogni persona che incontriamo.
Preghiamo con Natanaèle, rinnovando il nostro atto di fede: “Tu sei il Figlio di Dio. Tu sei il re di Israele!” È questo il grido della fede e dell’amore. Come discreti protettori del nostro cammino, Michele, Gabriele e Raffaele ci accompagnino nel cammino della fede, perché “la Parola del Signore corra e sia glorificata”(2 Ts 3,1) e il nostro rapporto con Cristo Signore sia sempre più saldo.
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