I genitori: punto di riferimento luminoso per i figli
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Il padre e la madre debbono avere un prestigio così alto nella famiglia e fuori, da imporre ai figli la venerazione e il rispetto.
Debbono essere istruiti nelle verità della Fede in modo da saperne sempre più dei figlioli, debbono essere buoni e luminosamente buoni, in modo da essere sempre più virtuosi dei figli; debbono essere sempre i primi ad andare in Chiesa e ad accostarsi ai Sacramenti, perché un figlio che si accosta a Gesù, mentre i genitori rimangono al loro posto, riceve sempre una penosa impressione e crede di essere loro superiore per virtù.
Nei genitori è delitto tutto quello che può diminuirli nella stima dei figli; essi non possono farsi vedere col giornale o col libro cattivo nelle mani, non possono avere in casa immagini poco modeste o poco decorose, non possono neppur mostrare di aver delle ricercatezze nel cibo, nel vestito, nelle comodità della vita.
Ogni figliolo deve sentir dire dagli altri in riguardo dei suoi genitori: «Dio ti benedica, poiché sei figlio di gente onesta e giusta»; deve vergognarsi, cadendo in una colpa, di comparire innanzi ai genitori; deve sentirsi come forzato al bene dal loro esempio.
Perciò non basta al padre ed alla madre salvare le apparenze, essi debbono essere veramente santi, perché le apparenze non vivificano.
Se hanno, per es., un libro cattivo nascosto in luogo inaccessibile, esso è sempre un’infezione nella casa; se hanno qualche pratica perversa, anche se i figli non se ne accorgono, essa è sempre una maledizione; se hanno un vizio occulto, esso è sempre un collettore di pessime impressioni. È necessario essere veramente santi, perché solo così i figli sono vivificati soprannaturalmente e si sentono sempre piccoli davanti ai loro genitori.
Padre Dolindo
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