I motivi per abbracciare la perfetta devozione
Questo articolo è stato già letto1043 volte!
Consacra al servizio di Dio. Bisogna comprendere, adesso i motivi che ci devono far apprezzare questa devozione, gli effetti meravigliosi che produce nelle anime fedeli e le sue pratiche. Questa consacrazione di se stessi a Gesù per le mani di Maria è eccellente.
Se sulla terra non si può concepire impiego maggiore al di fuori del servizio di Dio; se il minimo dei servi di Dio è più ricco, più potente e più nobile di tutti i re e degli imperatori che non siano servitori di Dio… quale dovizia, potenza e dignità avrà mai un fedele e perfetto servo di Dio, dedicatosi al suo servizio totalmente senza riserva e per quanto lo può essere? Tale è un fedele ed amorevole schiavo di Gesù in Maria, dedicatosi interamente al servizio di questo Re dei re per le mani della Madonna, e che non s’è trattenuto niente per sé: tutto l’oro del mondo e le bellezze dei cieli non potranno pagarlo!
Le diverse congregazioni, associazioni e confraternite istituite in onore di Gesù e di Maria, e che fanno tanto bene nella cristianità, non obbligano a dare tutto senza riserva. Non prescrivono agli iscritti se non qualche pratica ed opera quale adempimento dei loro doveri; li lasciano liberi nei confronti di tutte le altre azioni e per tutto il resto della vita.
Invece questa devozione obbliga a dare senza riserva a Gesù ed a Maria tutti i pensieri, parole, azioni e sofferenze, e l’intero tempo della vita; di modo che sia nella veglia, sia nel riposo, sia nel bere che nel mangiare, sia nel compiere le azioni più grandi che nel fare quelle piccole, sarà sempre esatto dire che quanto si fa, anche senza pensarci, tutto appartiene a Gesù ed a Maria in forza di tale offerta, a meno che non la si ritratti esplicitamente. Quale grande conforto è questo!
In più, come ebbi occasione di dire, non esiste alcun’altra pratica oltre questa per la quale ci si sbarazza facilmente di quel certo spirito di proprietà di cui anche le migliori azioni sono impercettibilmente infettate; ed il caro Gesù concede questa grande grazia in ricompensa dell’azione eroica e disinteressata compiuta facendogli dono, per le mani della cara Mamma, di ogni valore delle buone opere. Se darà un centuplo fin su questa terra a quanti per amor suo lasciano i beni esterni, temporali e perituri; quale sarà il centuplo ch’egli destinerà a colui che gli farà sacrificio perfino dei propri beni interiori e spirituali? Gesù, il grande amico, si è dato a noi senza riserva, corpo ed anima, virtù, grazie e meriti: «Mi ha guadagnato interamente dandosi interamente » diceva san Bernardo; è dunque un atto di giustizia e di riconoscenza dargli tutto quanto possiamo dargli! Egli è stato generoso per primo con noi; siamolo anche noi, e, durante la vita, nella morte e nell’eternità lo troveremo ancor più generoso.
S. Luigi da Montfort
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.