I Testimoni di Geova – Lezione 114^
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Il Regno di Geova
QUARTO TEMPO
A – L’errore
1 – Alla fine del Millennio un’ultima prova attende la nuova umanità. Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le nazioni (cfr. Apocalisse 20, 7-8). Il numero di quelli che si lasceranno sviare sarà così indefinito come i granelli che sono sulla spiaggia del mare. Tutti questi saranno completamente distrutti. E’ questa la seconda morte.
La prova suprema, comunque, riguarda solo gli abitanti della terra, non i 144.000 suggellati, a cui è stato già assicurato il trono con Cristo nei cieli.
2 – Ai terrestri vittoriosi, che saranno una sparuta minoranza se paragonata ai miliardi di creature umane finite nel nulla, Geova darà finalmente la vita eterna su questa terra. Vi sarà l’adempimento letterale della profezia di Isaia 25, 6: “E Geova degli eserciti per certo farà per tutti i popoli su questo monte, un banchetto di piatti ben oleati”. Passeranno la vita mangiando, bevendo, divertendosi per secoli dei secoli.
B – La verità
1 – Certo la Bibbia parla di lotta finale del male contro il bene, conosciuta come l’azione del- l’Anticristo: ne parlano i vangeli, san Paolo, san Giovanni, l’Apocalisse. Ma nessuno può determinare con esattezza chi sia l’Anticristo, (o gli Anticristi) (cfr. 1 Giovanni 2, 18) né il come e il quando della sua venuta e della sua azione.
2 – E’ assolutamente antiscritturale che coloro i quali si lasceranno sviare dal male siano completamente distrutti. Secondo la dottrina dì san Paolo non vi è distruzione eterna. Lo abbiamo di- mostrato nel N. 2 di questa collana. Affermare il contrario equivale a ripetere l’errore dei pagani ed atei d’ogni tempo che apre la via al più abietto materialismo (cfr. 1 Corinzi 15, 32-34).
3 – Parimenti la Scrittura non conosce una doppia ricompensa eterna: in cielo per pochi prìvilegiati e sulla terra per uomini di Serie B. Una sarà la città santa, la nuova Gerusalemme, che scen- de dal cielo, la dimora di Dio con gli uomini, ed e1ssi saranno il suo popolo, e Dìo stesso sarà con loro (cfr. Apocalisse 21, 2-3).
APPENDICE:
UN GROSSO ERRORE
I tdG ci forniscono alcune cifre riguardanti il numero dei rigenerati dallo spirito (i santi, gli unti) dal 1874 ai nostri giorni. Considerando tali cifre, si arriva alla conclusione che il regno spirituale su cui Cristo avrebbe esercitato la sua signoria durante il primo secolo Era Cristiana, contava sì e no circa 30.000 unità. Questo contrasta fortemente con la Bibbia.
1 – I dati geovisti. Dal 1874 fino al 1931 i suggellati sono stati circa 30.000. Dal 1931 al 1939 si ebbero altri 73.464 tutti santi o unti perché le altre pecore erano ancora in gestazione. Dopo il 1939 sarebbero spuntate altre poche migliaia. Nel 1983 ne sarebbero ancora in giro circa 10.000. Sommando queste cifre si ha un totale di più di 120.000 unità. Se ora dal numero completo e chiuso dei 144.000 sottraiamo 120.000, ne segue che durante tutti i secoli trascorsi – dall’ascensione di Cristo fino al 1874 – Geova avrebbe trasferito nel suo regno spirituale circa 24.000 suggellati. Di questi la maggior parte sarebbero vissuti nel primo secolo Era Cristiana. E’ una cifra assai magra, anzi magrissima.
2 – I dati della Bibbia. In Atti 2, 41 si parla di circa 3.000 persone venute alla fede; in Atti, 4, 4 di circa 5.000; in Atti 5, 14 di aumento di uomini e di donne; 6, 7 di un gran numero di sacerdoti dell’Antico Patto convertiti al Vangelo. A principio degli anni sessanta san Giacomo poteva dire a san Paolo: “Fratello, tu osservi quante miriadi (= decine di migliaia) di convertiti vi siano tra i Giudei e tutti fortemente attaccati alla legge” (Atti 21, 20 Garofalo) .
In quanto ai pagani venuti alla fede, in Atti 11, 21-24 è detto che un gran numero di elleni (= pagani) credette e che una folla innumerevole fu condotta al Signore. E poco oltre, in Atti 16, 5, san Luca informa il lettore che le comunità crescevano di numero ogni giorno.
Ben a ragione san Giovanni, scrivendo verso la fine del primo secolo, testimoniava di “una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare (…). Tutti stavano davanti al trono e davanti all’Agnello” (Apocalisse 7. 9), quindi in cielo, ossia nella parte interna del tempio, non già nel suo esterno, come vorrebbe far intendere La Torre di Guardia.
Ogni onesto lettore può facilmente dedurre da queste chiare ed inequivocabili testimonianze bibliche che il Regno di Cristo e di Dio (cfr. Efesini 5, 5) superava di gran lunga lo sparuto numero di suggellati o santi o unti, che gli concedono i tdG. Si tratta di un grosso errore (o manovra) geovista con finalità prettamente settarie.
Padre Nicola Tornese
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