I Testimoni di Geova – Lezione XXIX
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Scrutate le Scritture
L’insegnamento di Gesù trasmesso prima a viva voce trovò la sua forma definitiva nelle Scritture, che formano la seconda parte della Bibbia, cioè il Nuovo Testamento, le Scritture Greche Cristiane dei tdG. Orbene in tutto il Nuovo Testamento Dio non è chiamato mai Geova. Questo falso nome di Dio non compare mai né per esteso né in forma abbreviata”. I tdG sono a conoscenza di queste cose, come si legge in un loro opuscolo:
“Nessun manoscritto greco oggi in nostro possesso dei libri da Matteo a Rivelazione contiene il nome di Dio (cioè Geova) per esteso”.
Tuttavia la intellighentia della società geovista ha introdotto il nome Geova ben 237 volte nel Nuovo Testamento. Trova poi cavilli e sofismi per giustificare il suo misfatto.
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L’errore
Hanno scritto: “Significa questo che il nome (Geova) non dovrebbe esserci? Ciò sarebbe sorprendente in vista del fatto che i seguaci di Gesù riconobbero l’importanza dei nome di Dio e che Gesù insegnò a pregare perché esso fosse santificato” 18.
La verità
Nessuna sorpresa per chi sa e vuol leggere e capire la Bibbia con onestà di mente e di cuore. 1 seguaci di Gesù riconobbero l’importanza di far conoscere Chi è il vero Dio, non già di insegnare una parola. Questo vuol dire “riconoscere l’importanza del nome”.
Che Gesù abbia insegnato a pregare perché il Nome fosse santificato non significa affatto che abbia detto loro di invocare Dio col nome “Geova”. Al limite, Gesù avrebbe insegnato di chiamare Dio col nome di “Padre”: “Padre nostro, che sei nei cieli…”. Il senso delle parole di Gesù in Matteo 6,9 è radicalmente diverso da quello che danno i tdG. L’abbiamo già spiegato.
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L’errore
Spiegano i tdG: “Per comprenderlo, occorre ricordare che i manoscritti delle Scrítture Greche Cristiane che oggi possediamo non sono originali. 1 libri scritti di loro pugno da Matteo, Luca e dagli altri scrittori biblici, essendo molto usati, si logorarono rapidamente. Ne furono quindi fatte copie, che a loro volta si logorarono e furono ricopiate. Oggi esistono migliaia di copie delle Scritture,Greche Cristiane, ma la maggioranza fu fatta a partire dal IV secolo dell’era volgare in poi”.
In altre parole, l’assenza del nome Geova nel Nuovo Testamento sarebbe dovuta al fatto che noi oggi possediamo un testo greco, nel quale per negligenza dei copisti sarebbe stato eliminato il nome Geova. Perciò il Corpo Direttivo si prese cura di reinserirlo ben 237 volte.
La verità
Leggendo l’affermazione geovista su riportata, che fu scritta nel 1984, e avendo una discreta conoscenza della loro letteratura, mi è venuto subito in mente ciò che Gesù dice nel vangelo di Luca 19,22: “Servo malvagio, ti giudico dalle tue stesse parole”. Infatti, sono proprio loro a dirci che le cose non stanno affatto così. Riportiamo prima alcune loro testimonianze; poi faremo alcune considerazioni.
a) – Nel 1963 il Corpo Direttivo affermava: “Valutazione del testo tramandato. Qual è, dunque, la netta valutazione dell’integrità e dell’autenticità del testo, dopo questi molti secoli nei quali il testo è stato tramandato? Non solo ci sono migliaia di manoscritti da paragonare, ma scoperte di più antichi manoscritti biblici nei pochi decenni passati riportano il testo greco all’anno 150 (E.V.), solo a cinquant’anni dalla morte dell’apostolo Giovanni, avvenuta verso il 100 E.V. Queste evidenze dei manoscritti provvedono la forte assicurazione che ora abbia- mo un fidato testo greco in forma raffinata”.
In questo fidato testo greco non c’è mai Geova. – Nel 1982 il Corpo Direttivo scriveva: “Confrontando attentamente queste molte antichissime, copie si possono trovare e correggere anche i pochi errori fatti dai copisti. Ci sono inoltre migliaia di copie molto antiche delle Scritture Greche, alcune delle quali risalgono quasi al tempo di Gesù e degli apostoli. Per que- sto sir Frederie Kenyon disse: “L’ultimo fondamento per qualsiasi dubbio che le Scritture ci siano pervenute sostanzialmente come furono scritte è stato eliminato” (The Bible and Archaeology, pagine 288, 289)”
In queste migliaia di copie molto antiche delle Scritture Greche, alcune delle quali risalgono quasi al tempo di Gesù e degli apostoli, non c’è mai Geova. Com’è possibile che sia stato eliminato dai copisti dei secoli seguenti, se proprio non c’era?
Ancora nel 1982 il Corpo Direttivo affermava: “Questo. non vuol dire che non ci siano stati tentativi di cambiare la Parola di Dio. Ci sono stati”. Tuttavia “Geova Dio ha fatto in modo che la sua Parola fosse protetta non solo dagli errori dei copisti, ma anche dai tentativi di altri di farvi delle aggiunte. La Bibbia stessa contiene la promessa di Dio che la sua Parola sarebbe stata mantenuta pura perché potessimo usarla oggi. Perciò chiunque dica che oggi la Bibbia non contiene le stesse informazioni che conteneva in origine semplicemente non conosce i fatti”..
Finalmente nel 1985 sempre il Corpo Direttivo ci assi- cura che “delle Scritture Greche Cristiane esistono oltre 5.000 manoscritti nella lingua greca originale, il più vecchio dei quali risale all’inizio del Il secolo E. V.”. E facendo sue le parole di Frederic Kenyon dice che “la prima e più importante conclusione tratta dall’esame di questi (papiri) è confortante in quanto confermano l’essenziale integrità dei testi esistenti. Né nell’Antico né nel Nuovo Testamento si notano varianti notevoli e fondamentali. Non ci sono omissioni importanti né aggiunte di brani – e neanche varianti che influiscono su fatti e dottrine essenziali. Le varianti del testo riguardano cose secondarie, come l’ordine dei vocaboli o il preciso vocabolo usato… Ma la cosa veramente importante è la conferma, mediante prove più antiche di quelle sinora disponibili, dell’integrità dei testi a nostra disposizione”.
Nei papiri più antichi e neppure nelle varianti vi è mai la parola Geova. 1 testi a nostra disposizione, confermati nella loro integrità mediante prove più antiche, non contengono mai il nome Geova.
b) E ora alcune considerazioni:
– Malgrado questo caloroso riconoscimento da parte del Corpo Direttivo dell’integrità del testo greco oggi in nostro possesso, ricuperato coscienziosamente da dotti biblisti su manoscritti antichissimi, lo stesso Corpo direttivo nell’anno 1984 ci av- verte che i manoscritti delle Scritture Greche Cristiane che oggi possediamo non sono gli originali… e che le copie fatte sugli originali si logorarono rapidamente e che furono fatte altre copie, che a loro volta si logorarono e furono ricopiate. In questo logorio sarebbe stato eliminato il nome Geova centinaia di Volte 21. Dunque il testo greco oggi in rito di scrivere Kyrios (Adonai), ossia Signore, è una presunzione imperdonabile voler disfare ciò che Dio ha fatto.
I traduttori della Bibbia, -in qualsiasi lingua e, in qualsiasi epoca, sono obbligati a rispettare ciò che hanno scritto gli autori ispirati. Chi osasse cambiare il Testo Sacro deve dirsi un profanatore della Parola di Dio. Questo ha fatto il Corpo Direttivo dei tdG, inserendovi arbitrariamente il nome Geova nella Bibbia tradotta per la setta e diffusa dalla setta.
Padre Nicola Tornese
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