IL DIGIUNO
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Digiunare, vuoi dire astenersi totalmente o parzialmente dagli alimenti o dalle bevande, a volte anche dalle relazioni sessuali. Il digiuno, nella Bibbia, non è un mezzo per fare pressione nei confronti di un potere (dello Stato, per esempio), come gli scioperi della fame oggi. Non è neppure un comportamento giudicato necessario per igiene alimentare. E non è un gesto di solidarietà con coloro che, nel mondo, soffrono la fame.
Il digiuno biblico fa parte dei riti di penitenza e di lutto. In origine, senza dubbio, non c’era che un solo giorno fisso di digiuno, quello delle Espiazioni. Dopo l’esilio, furono istituiti quattro giorni di digiuno in ricordo delle sventure della nazione. Ci furono, in seguito, dei digiuni prescritti nelle situazioni critiche (siccità, per esempio). Il digiuno acquistò una tale importanza che alcuni sapienti fissarono i 35 giorni dell’anno in cui non si doveva digiunare!
I farisei e i discepoli di Giovanni Battista digiunavano due volte alla settimana (il lunedì e il giovedì). I primi cristiani digiunarono il mercoledì e il venerdì.
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