Il padiglione del Vaticano nell’Expo
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Un giardino da custodire per donarlo,
come noi l’abbiamo ricevuto in dono,
alle future gemnerazioni.
Mons. Pasquale Iacobone, vicecommissario del padiglione della Santa Sede a Expo, spiega così uno dei contenuti principali della struttura. Ne ha parlato a Roma, nell’ambito del 2° corso per “studenti di teologia e giovani impegnati” organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana dal titolo: La politica e l’economia al servizio della custodia del creato secondo la dottrina sociale della Chiesa nello stile di Papa Francesco.
Un’occasione che si coniuga con il messaggio di riflessione e educazione su fede, giustizia, pace, rapporti tra i popoli, economia, ecologia che emerge dalla testimonianza di Monsignor Pasquale Iacobone, presente nella giornata di ieri al corso in qualità di Vicecommissario.
“Prima di essere mio o tuo, il cibo ci ricorda che il creato è nostro, è di tutti; l’operazione del nutrire diventa in questo modo una via per generare comunione. Una simile acquisizione rischia nel presente di essere dispersa. Oggi è molto più visibile l’imporsi di una cultura del consumo che oscura questo primo compito legato al cibo e al gesto del nutrire”.
Parole contenute nel documento di presentazione del progetto del padiglione della Santa Sede ad Expo 2015 che sottolineano un aspetto delicato e fondamentale dell’esistenza umana e che indicano la chiave per edificare una società che metta al centro, la persona e la sua dignità.
La sede del corso “La Dottrina sociale della Chiesa nello stile di Papa Francesco” si trova a Villa Aurelia in Via Leone XIII, 459 a Roma. L’incontro si è tenuto dal 20 al 24 aprile organizzato dalla CEI – Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro e dall’Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport.
Gabriele Aluigi
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