Il peccato e la gioia – 1°
Questo articolo è stato già letto1036 volte!
Il peccato è una realtà della nostra vita e non una invenzione della Chiesa, come affermavano alcuni nel comunismo. Come sappiamo che i medici non inventano la malattia ma la scoprono per la salute delle persone, così anche la Chiesa non inventa il peccato (la malattia dell’anima), ma la scopre ed aiuta la persona a guarire.
Alcune persone hanno difficoltà a riconoscere il peccato e, quando vengono a confessarsi, non sanno cosa confessare. Altre tentano di dimostrare di essere buone, si giustificano dicendo che non sono grandi peccatori, che non hanno ucciso nessuno, né hanno rubato qualcosa. Alcune persone non vanno proprio a confessarsi perché, a quanto dicono, non peccano. Ci sono fedeli che vedono il peccato in tutto e, d’altra parte, ci sono alcune persone che hanno perso ogni sentore degli atti peccaminosi. Perciò ci poniamo le domande: esiste il peccato? Cos’è il peccato? Come dobbiamo relazionarci verso il peccato?
“Durante la preghiera – racconta la veggente Maria Pavlovic – ho visto come in una immagine un fiore per tre volte. La prima volta era magnifico, fresco, pieno di colori. Ne ho gioito. In seguito ho visto che quel fiore era chiuso, appassito, aveva perso la sua bellezza. Ero addolorata. Poi ho visto che sul fiore appassito cadeva una goccia d’acqua e quello si apriva. L’ho visto di nuovo in tutta la sua freschezza e bellezza. Io cercavo di capire cosa questa immagine potesse significare per me, ma non ne ero in grado.
Ho deciso, quindi, di chiederlo alla Madonna durante una apparizione. Le ho detto: “Madonna mia, che significa quello che ho visto in preghiera? Cosa significa quel fiore?”. La Madonna ha sorriso ed ha detto: “Il vostro cuore è come un fiore. Ogni cuore è magnifico, pieno di bellezza. Ma quando giunge il peccato il fiore appassisce, la bellezza sparisce. Quella goccina che è caduta sul fiore e l’ha fatto rivivere è il segno della confessione. Voi, quando siete nel peccato, non potete aiutare voi stessi, ma deve arrivare un aiuto dall’alto”.
Anche il racconto seguente utilizza il fiore come immagine del peccato: “Una suora nella sua vecchiaia aveva la stanza piena di fiori. Diceva: `Ho amato e coltivato fiori tutta la vita ed ho abbellito le Chiese. Da un fiore si può imparare molto per la vita. Ad esempio, quando il fiore appassisce è necessario ricercare la ragione per cui lo fa. Spesso nelle sue vene si installa un verme che succhia il nutrimento. E quanto più il fiore viene annaffiato e nutrito, tanto meglio è per il verme.
Bisogna prima allontanare il verme, ed allora il fiore crescerà … . Così anche nella vita bisogna allontanare il verme che ostacola la crescita della persona` “.
Fra Marinko Sakota
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.