Il Peccatore
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Non c’è un momento nella nostra vita che possa veramente stancarci come quello di prendere coscienza di noi stessi. L’umanità è spenta, piagata; non dobbiamo lasciarci ingannare dall’apparenza, dalla falsa prepotenza. Dobbiamo andare al di là di quelle persone che ci mostrano la loro superiorità e il loro non bisogno di Dio; noi che abbiamo sperimentato la grazia di Dio sappiamo come si sta bene, come aumenta la salute, la gioia, la forza: perché il mondo è più bello quando si è riconciliati con Dio, con se stessi e con i fratelli.
Il Signore continua ad invitarci alla Sua mensa, Lui invita tutti peccatori, invita noi.
L’unico titolo vero di cui possiamo vantarci, che ci accomuna e che ci fa diventare fratelli è il nostro peccato: l’essere peccatori. Che bello! Un sacerdote, prima, mi ha detto: “Ti ricordi quel ragazzo che hai incontrato tanti anni fa? Oggi sono sacerdote, sono ancora peccatore, ma sono contento.” Sapete che auguri gli ho fatto? Cerca di rimanere peccatore! Rimanere peccatore vuole dire avere bisogno della grazia di Dio. Il giorno che ci sentiamo diversi, arrivati, non viviamo più la guarigione di Gesù.
A voi sacerdoti innamorati di Cristo: ai piedi dell’Eucaristia passa il mondo intero! Se vogliamo conoscere veramente la realtà essenziale ed essere al corrente degli attuali problemi del mondo, dobbiamo leggerli davanti all’Eucaristia: li’ passa la tua storia e la storia del mondo. Come Gesù ha vissuto la Sua storia, anche oggi continua a mangiare con i peccatori, continua a sollevare le adultere, continua a perdonare, continua a scandalizzare perché il Suo amore è più grande del nostro peccato. E poi, solo chi si
sente amato può amare!
Cosa ne faremo con un Dio risorto 2000 anni fa’? Il nostro Dio è risorto oggi e Gesù vive la Sua potenza, la Sua realtà oggi. Darei fino all’ultima goccia del mio sangue per comunicare la felicità di appartenere a Cristo. Sento dentro di me un grande amore per voi perché siete l’unico necessario che c’è sulla Terra. Alcuni di voi dicono: “Tutti siamo utili, ma nessuno è necessario.” Non è vero, voi siete necessari non perché l’avete voluto voi, ma perché Dio ha preso l’iniziativa.
Il mondo ha bisogno di voi, ha bisogno di voi innamorati di Dio, ha bisogno di voi audaci di chiedere a Dio miracoli; il coraggio di una fede oggi che parla, che opera, che trasforma, che agisce. Così come trasforma il pane nel corpo di Cristo, così trasforma il cuore dell’uomo, del mondo intero. Vi auguro che tornando nei vostri paesi, nelle vostre diocesi, nelle vostre parrocchie, tutti possano vedere la vostra realtà di sacerdote di Cristo.
Non è faticoso essere quello che siamo senza maschere, senza timore, senza compromessi, senza falsità. Le prime falsità dobbiamo scrollarcele da soli, allora il mondo cercherà l’uomo di Dio, l’uomo mandato da Dio e voi non vivrete più la solitudine neppure per un minuto. Perché abbiamo tutti bisogno di amore, ma nessun amore umano può bastare ad alcuno; neppure le spose, gli sposi, se prima non abbracciano la croce di Cristo, se prima non conoscono l’amore di Cristo, il loro amore finisce. L’amore che rifiuta la croce è un falso, un’illusione.
Concludo, cari sacerdoti, chiedendovi di avere pietà dell’umanità! Se qualcuno ha degli acciacchi, è malato, è stanco, attinga a quella medicina che si chiama Eucaristia. Quando conosciamo il Signore dobbiamo ricorrere a Lui così che la nostra preghiera diventa urlo per il mondo, per la parrocchia, per la famiglia e le realtà cambiano!
Madre Elvira
Fond.Comunità Cenacolo
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