La blasfemia di Grillo
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In uno spettacolo organizzato con il concorso del Movimento 5 stelle, al “lingotto” di Torino, cui hanno partecipato pochissimi spettatori paganti, è andata in scena una boutade di Beppe Grillo che, definire di dubbio gusto, vuol dire minimizzare a tutti i costi un fatto oltremodo grave: il capo del Movimento ha invitato i suoi adepti a salire sul palco e , uno ad uno, ha infilato nelle loro bocche dei grilli essiccati pronunciando la formula: “Prendete e mangiate, questo è il mio corpo”, scimmiottando il rito Eucaristico dell’Ultima Cena. Si è salvata dalla sceneggiata soltanto la candidata grillina al comune di Torino, Chiara Appendino dei 5 stelle, che si è giustificata dicendo: “Non posso, sto allattando”.
Con questo infelice gesto, il comico che non fa più nemmeno ridere, ha insultato milioni di credenti e, possiamo aggiungere, anche l’intelligenza di chi non crede. Il vice segretario del Pd, Lorenzo Guerini, ha rilevato: “Se ce ne fosse ancora bisogno con la sceneggiata di Grillo a Torino, tra l’indecenza e la stupidità, abbiamo la prova provata di cosa sia davvero il M5S. Pur di attirare l’attenzione su di sé arrivano addirittura a mettere in scena una parodia blasfema. Chiedano scusa e si vergognino”. Nella speranza che conoscano ancora cos’è la vergogna.
Il Redattore
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