La C.E.I. apre ai separati: appartengono alla comunità cristiana
Questo articolo è stato già letto952 volte!
Il tema dei separati entra all’ordine del giorno nella formazione della Cei, la Conferenza episcopale italiana. Delle famiglie separate si parlerà infatti nella settimana estiva di formazione organizzata dall’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia. La settimana, che si svolgerà a Salsomaggiore (Parma) dal 22 al 26 giugno, si intitolerà proprio “Luci di speranza per la famiglia ferita. Persone separate e divorziati risposati nella comunità cristiana”.
L’apertura dei lavori sarà affidata a don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio Cei per la famiglia. “In Italia – spiega il sacerdote – stanno purtroppo aumentando i casi di separazione e questo fenomeno chiama la comunità cristiana ad un accompagnamento solidale che coniughi verità e carità.
La scelta di dedicare alle famiglie separate questa edizione della Settimana estiva di formazione è il segno di quanto la Chiesa sia madre e maestra per chi vive la separazione, che non deve considerarsi escluso dalla comunità dei credenti, pur nella chiarezza del Magistero e della dottrina, per quanto riguarda, per esempio, la possibilità di accostarsi ai sacramenti”.
Tra le riflessioni proposte nel supplemento di Avvenire dedicato alla presentazione della settimana, anche quella sull’infedeltà del teologo morale Bernardino Giordano che rileva come si possa essere “infedeli in molti modi, non solo attraverso relazioni extraconiugali; a volte il lavoro, un hobby, gli amici, possono diventare più importanti e prevalere rispetto al rapporto con il coniuge”.
Avvenire infine dà notizia della attività di “Retrouvaille”, l’associazione che, da quasi 10 anni anche in Italia, propone un cammino di recupero alle coppie in crisi per “guarire” il matrimonio.
Figliefamiglia
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.