La notte dei santi, le alternative ad Halloween
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«Dolcetto o scherzetto?». È questa la frase che si sente ripetere durante la notte di Halloween, che – con un’usanza importata da oltreoceano – si festeggia da qualche anno anche in Italia il 31 ottobre. E proprio mettendola sullo scherzo attrae tanti bambini. Con il risultato di svilire il significato religioso della festa del 1° novembre, che sottolinea la comune vocazione alla santità. Non mancano le iniziative che intendono ribadire questo significato.
Il Movimento dell’amore familiare, fondato da don Stefano Tardani e Gabriella Briganti, in alternativa alla notte di Halloween organizza laFesta di Tutti i Santi, con giochi e divertimento per bambini e famiglie presso l’oratorio del santuario del Divino Amore e nella parrocchia di San Giorgio ad Acilia. Festa con lo slogan «Halloween? No grazie». «La crescente scristianizzazione legata al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza – sottolinea Roberto Mattioli che insieme alla moglie Georgia promuove l’iniziativa ad Acilia e al santuario del Divino Amore – ci spinge a riscoprire i valori evangelici. È importante andare in controtendenza perché nella notte del 31 ottobre ci sono molte feste organizzate per Halloween a cui vengono invitati i bambini». E ci tiene a sottolineare: «Non stiamo preparando una semplice festa come tante altre maproponiamo una vera e propria sfida culturale, una sensibilizzazione ai valori cristiani, che non dobbiamo lasciarci portare via. Si tratta di investire energie e creatività per la crescita dei piccoli che sono i più indifesi».
Un’altra iniziativa, puntata sulla preghiera, è organizzata nella basilica diSant’Anastasia al Palatino dove, sempre il 31, sono in programma una Messa alle 22.30 e poi l’adorazione eucaristica. Don Alberto Pacini, rettore di Sant’Anastasia, aggiunge: «Per i satanisti la festa di Halloween è il corrispondente della Pasqua per i cristiani». E proprio per questo, precisa: «È una notte in cui si fanno riti e sacrifici. Occorre, dunque, rendere a Dio la gloria che gli spetta. Per questo invitiamo i fedeli a partecipare alla Messa e alla preghiera con una candela che ricordi il battesimo, sacramento che ci chiama alla santità e alla luce di Cristo che squarcia le tenebre».
Quindi non festa di Halloween, ma di «Holy-ween», la notte dei santi, in cui si invita a mettere una loro immagine su ogni chiesa. Un’iniziativa che ricalca quella promossa dalle Sentinelle del mattino, un network impegnato dal 1998 a diffondere in Italia esperienze per i giovani. I volti dei santi, dunque, come risposta alle streghe e ai folletti protagonisti di Halloween. «Abbiamo organizzato dei giochi per i bambini – racconta ancora Roberto Mattioli – proprio per sottolineare che il bene non è noioso come troppo spesso si vuol fare credere». E per i più grandi fino ai tredici anni saranno in programma nelle due parrocchie indicate anche filmati e momenti di confronto. «Ci avviciniamo a un’età difficile. Il ragazzo si mette in discussione e il mondo dell’esoterico sembra dare risposte facili: occorrono strumenti conoscitivi e di riflessione». Dello stesso parere don Alberto Pacini: «Anche se le tenebre sembrano più forti, in realtà la notte sarà vinta dalla luce. Ognissanti è la festa delle anime sante e non di quelle perse – continua -, bisogna mettere la preghiera e l’Eucaristia al centro della vita. Del resto nel cuore dei fedeli c’è sete di Dio e di spiritualità. Se il cuore non viene dato a Dio si lascia dello spazio libero in cui tutto può entrare».
Antonella Gaetani
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