La Parola – Per meditare
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L’osservanza della legge val più dei sacrifici, la pratica dei comandamenti è sacrificio di comunione.
Chi ricambia un favore è come chi fa offerta di farina, e chi dà l’elemosina è come chi fa un sacrificio di ringraziamento.
Piace al Signore lo star lontani dal male, astenersi dall’ingiustizia è un’espiazione.
Non comparire a mani vuote davanti al Signore, tutti questi sacrifici sono comandati.
Il sacrificio del giusto ingrassa l’altare e il suo profumo giunge innanzi all’Altissimo.
Il sacrificio del giusto è gradito, il suo ricordo non sarà dimenticato.
Onora il Signore con occhio contento e non lesinargli le primizie delle tue mani.
In ogni offerta abbi un volto lieto, consacra la decima con gioia.
Da’ all’Altissimo come lui ha dato a te, con occhio contento, quanto si trova nelle tue mani.
Perché il Signore è uno che ricambia, ti ridarà sette volte tanto.
Non cercare di corromperlo con doni, non accetterà, e non confidare in un sacrificio ingiusto,
perché il Signore è un vero giudice che non s’inganna con la gloria apparente.
Non fa favori a spese del povero, né esaudisce la preghiera se è maltrattato.
(Sir 35, 1-13)
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