La preghiera
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In una guerra occorre prima di tutto il piano strategico del comandante supremo, occorrono i ministri esecutori di quel piano e le armi. Ora, la preghiera, facendo capo necessariamente alla divina volontà, si appella al piano mirabile dei disegni di Dio, chiama in aiuto gli angeli e i santi e, attirando l’aiuto del Signore e il concorso dei beati, è un’arma potentissima.
Chi opera, agisce in prevalenza con le proprie forze, sostenute dalla grazia di Dio; chi prega, invece, opera con le forze soprannaturali. Siamo troppo abituati a confondere il soprannaturale con ciò che è straordinario, e perciò non diamo importanza ai continui interventi soprannaturali che sono frutto della preghiera. Un miracolo è uno straordinario intervento soprannaturale che può ottenersi solo con una grande fede, subordinatamente ai disegni della divina volontà; una grazia è un intervento soprannaturale più ordinario, ma è un fatto soprannaturale ottenuto parimenti con la preghiera.
Se io prego, per esempio, per ritrovare un oggetto perduto, e lo ritrovo per un lume interno che me lo fa ricercare dove non supponevo che fosse, quel lume non è un miracolo ma un intervento soprannaturale.
Se una volontà è ostinata ed io prego per vincerla, la vittoria che riporto su di essa non è un miracolo ma è frutto di una grazia soprannaturale. La preghiera è, quindi, un mezzo potente per le battaglie continue della vita, perché ci procura gli aiuti di Dio, di Maria Santissima e dei santi, e ci fa vincere le difficoltà o i pericoli della nostra giornata terrena che non sono pochi.
Se preghiamo, poi, per gli altri, noi combattiamo per loro, perché li aiutiamo a vincere gli ostacoli e le difficoltà della vita.
Se sapessimo pregare vivremmo in tutto soprannaturalmente, con gli occhi a Dio e con le mani nelle sue mani. Noi, invece, avvelenati dal razionalismo e dal naturalismo moderno, vogliamo ostinatamente appellarci alle iniziative, alla prudenza, ai ragionamenti ed alle forze naturali, e trascuriamo la preghiera, quasi fosse una cosa oziosa. Milizia è la vita dell’uomo sulla terra, perché è un continuo combattimento; ora, l’arma di questi combattimenti è la preghiera. Se manca questa grande arma siamo sopraffatti dai pericoli che c’incombono, e siamo impotenti di fronte alle forze che ci travolgono.
Non è Dio un’infinita realtà? Non siamo noi suoi figli? Non possiamo fare un continuo appello a Lui o direttamente o per intercessione di Maria Santissima, degli angeli e dei santi?
Don Dolindo Ruotolo
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