La proposta di Don Mazzi:abolire i seminari
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Don Antonio Mazzi è un prete veronese, psicologo e scrittore, fondatore della comunità Exodus per il recupero di tossicodipendenti che da anni analizza i fenomeni della devianza e quelli giovanili. Don Mazzi viene spesso invitato a partecipare a programmi televisivi perché sa essere giustamente critico sui problemi importanti delle nostra società. E’ il tipo che quando pensa qualcosa non la manda a dire la esprime con chiarezza e senza peli sulla lingua. Così è stato alla Festa Democratica Nazionale di Pesaro, quando ha lanciato una proposta quasi scioccante: Abolire i seminari minori.
Don Mazzi ha apertamente dichiarato: “Abolire i seminari minori, perché il problema della pedofilia nella Chiesa inizia da lì”. Secondo Don Mazzi “le risposte della Chiesa in merito ai casi di pedofilia che sono emersi in questi ultimi tempi non mi hanno convinto. Andrebbero aboliti i seminari minori. La preparazione non va fatta nei seminari – ha proseguito Don Mazzi. La formula da “allevamento nel pollaio” non è al passo coi tempi. Chi vuole diventare prete, deve studiare da casa facendo di tanto in tanto verifiche con il suo direttore spirituale, ma, ad adolescenza finita. Il seminario è un luogo che castra, non è un luogo naturale. Bisogna trovare un iter più aderente alla realtà per chi vuole diventare prete, così che fino a 19-20 anni si possa vivere anche l’aspetto affettivo e sessuale. Io non sono andato in seminario
se ci fossi stato non sarei mai diventato prete».
La risposta è arrivata da don Roberto Zammerini, rettore del Pontificio seminario romano minore. “Forse don Mazzi non conosce più tanto bene queste realtà. Anche le condizioni di un seminario minore – spiega ancora il sacerdote – si adattano ai tempi, non siamo più negli anni ’40, i ragazzi non sono chiusi dentro come carcerati. Quest’anno abbiamo 18 seminaristi; ma seguono studi presso scuole pubbliche o parificate in classi miste di ragazzi e ragazze. Inoltre abbiamo una psicologa che li segue. Non c’è nessuna costrizione, in questi giorni un ragazzo mi ha detto che pur essendosi trovato bene ha capito che questa non è la strada che intende seguire ed è andato via. C’è anche l’elemento disciplina: d’altro canto dobbiamo formare questi ragazzi. Ma c’è pure il momento dello svago e dell’attività sportiva”. Ha anche precisato che prima di entrare in seminario si fa un anno previo di accostamento al seminario e c’è un costante dialogo con le famiglie.
Il Redattore
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