La stanza della poesia . La Samaritana
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LA SAMARITANA (Gv.4,4-42)
Al sole brilla il pozzo di Sicar.
Stanco del viaggio, per primo
il Maestro arriva e attende.
Mezzogiorno infuoca l’aria intorno,
la donna sale con la brocca vuota.
Ha fretta, ma improvvisamente
vede lo straniero: è un nemico di sua gente
ma è stanco, è inerme
e incontro le viene, umilmente le chiede:
“DAMMI DA BERE!”
e l’accorta donna a lui:
“Tu giudeo, chiedi da bere a me samaritana?”
Ma ecco che il suo intenso sguardo
la capta, la rassicura, la coinvolge
in un intenso dialogo d’amore,
che sgorga limpido fra lei Creatura
e Lui suo Creatore!
La parola di vita sazia la sua arsura
e ora della sete non ha più paura!
Immemore del tempo, ascolta
e confessa ignara
la speranza arcana.
“So che deve venire il Messia!”
e subito Gesù proclama
“Sono io che ti parlo!”.
Esulta la prima missionaria
lascia la brocca lì, sulla bordura,
corre, non sente la calura.
“Venite, ho incontrato il Messia!”
Il suo annuncio corre di fiore in fiore,
di campo in campo, di monte in monte,
da fiume a mare
“E’ venuto il Messia!” Lui il Salvatore!
Lui l’Amore!
Rosarita DeMartino
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