La vera gioia del Natale
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Il Natale è veramente alle porte e come ogni anno fioccano i sermoni su quanto dovevamo fare e non abbiamo fatto, sulle nostre incapacità di rivoluzionare in meglio il mondo, sulla nostra mancanza di attenzione verso il prossimo. Più che una festa, insomma, sembrerebbe essere un elenco di difetti più lungo della lista della spesa per il cenone di Capodanno. Per carità, tutto vero, anche se a noi cattolici dal sentimento “tradizionale” piace ancora
credere che il Natale sia veramente una festa di gioia e felicità, soprattutto perché accade l’evento centrale di tutta l’avventura umana.
Dio che si umilia per la nostra Salvezza e si abbassa per elevarci fino a Lui, la Gloria di Dio che si compie nell’Amore che ci ama. A noi la gioia di gridare sopra i tetti l’annuncio che non si muore in eterno, che la nostra vita, se vogliamo, è salva perché possiamo comprendere che siamo fatti da quell’amore e per quell’amore, che oggi non riusciamo ancora a descrivere pienamente e a comprendere fino in fondo, ma che un giorno abbracceremo totalmente. Quando mi chiedono, da genitore, cosa spero che i miei figli facciano da grandi, rispondo sempre (probabilmente somigliando ad un individuo fra il bigotto e il sognatore) che vadano in Paradiso. Penso per loro la ricompensa più dolce, il regalo più sorprendente, la Speranza che tutte le nostre ferite saranno guarite, che tutto quello che abbiamo dato e ricevuto in questa vita non è perduto, ma che tutto ci sarà restituito in una bellezza inimmaginabile, insieme a tutte le persone care che ci hanno accompagnato.
Mi auguro che possano comprendere che questo senso di inquietudine che li accompagnerà tutta la vita non è altro che, per dirla con le parole di De Lubac, il “desiderium naturale videndi Deum”, il naturale desiderio di vedere Dio, uno spasmo che ci pervade e che ci testimonia che non siamo fatti solo per questa, seppur necessaria, esistenza terrena.
Papa san Leone Magno, nella sua celebre omelia natalizia secoli fa annunciava: “Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne“. Che sia allora un Santo Natale per tutti, nella Speranza vera di Dio che ci viene incontro per offrirci il Suo dono più bello, la Sua felicità, che diventa nostra, senza più fine. Buon Natale!
Matteo Carletti-Libertàepersona
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