Maria SS. Madre di Dio
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“… Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace”. Come i pastori, anche noi andiamo, senz’indugio, verso la grotta di Betlemme per accogliere il Dio della pace, l’Emmanuele. A lui affidiamo, per le braccia amorevoli di Maria e il cuore tenero di Giuseppe, le sorti del nostro pianeta, nonché il futuro dell’umanità.
Insieme alla Vergine Maria, Madre di Dio, serbiamo nel cuore il mistero immenso dell’incarnazione di Dio e, solidali, con i pastori, torniamo alle nostre case carichi di meraviglia, avvolti da un grande stupore: il Signore viene ad abitare in mezzo a noi, a salvare i popoli, a portare la sua luce, a benedire i piccoli, a liberare ogni uomo e donna di buona volontà dalla schiavitù del peccato, dagli orrori della guerra e dalla paura della morte.
Oggi ricorre la giornata mondiale della pace, instituita da Paolo VI, e nell’augurarci un buon anno, la nostra sensibilità umana e cristiana ci sospinge a pregare anzitutto per la pace in Medio Oriente e poi per ogni luogo della Terra. E necessario invocare il bene e la giustizia per i poveri afflitti, martoriati dalla guerra e dal terrorismo, dalla violenza in ogni sua terribile manifestazione.
La liturgia pone attenzione all’antico titolo riservato a Maria, quello di “Madre di Dio” o Theotokos. Maria ha partorito il Verbo della vita, dunque, non è solamente la madre di Cristo, dell’uomo-Gesù, bensì del Figlio di Dio. Il Concilio di Efeso del 431 d.C. chiarirà bene il significato di Theotokos che era già diffuso nella pietà popolare e nella fede dei semplici e degli umili.
P. Edoardo Scognamiglio
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