Meditazioni per un anno 318° giorno – MORTE: SARA’ PER TE UN ANGELO CON CHIAVE D’ORO IN MANO
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Al termine dell’inverno non cè l’inverno, ma la primavera. Al termine della vita terrena e della morte non c’è la morte, ma la vita eterna. La morte è l’ingresso dell’uomo nella vita che non avrà termine. “In tutte le tue opere – dice Io Spirito Santo – ricordati della tua fine” ossia degli ultimi avvenimenti: morte, giudizio, inferno, paradiso, “e non cadrai mai nel peccato” (Siracide 7, 1o).
Si vive e si muore una sola volta sulla terra, quindi tu devi rifiutare la sciocca menzogna della “reincarnazione”, alla quale crede il 25 per cento degl’italiani. Infatti la sacra Scrittura afferma: “È stabilito che gli uomini muoiono una volta sola e subito dopo c’è il giudizio” (Ebrei 9,27). La tua anima dopo la morte non si reincarna in un altro uomo o in un animale o vegetale, ma va al giudizio di Dio e poi o al castigo o al premio eterno.
Vegliate perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà – dice Gesù – State pronti perché nell’ora che non immaginate il Figlio dell’uomo verrà” (Matteo 24,42ss.). Perciò dobbiamo stare sempre preparati, come le 5 vergini sagge (cf. Matteo 50, 1): con la lampada accesa ossia con l’anima sfavillante di fede e con l’olio nella lampada ossia con la grazia o amore di Dio nell’anima. Solo così si aprirà a noi l’ingresso alla festa eterna.
Se vegliamo, se stiamo pronti, la morte sarà per noi come un angelo con la chiave in mano. S. Carlo Borromeo era un giovane ricco, con 150 servi. La morte del fratello, a 27 anni, lo impressiona. Licenzia tutti i servi, si dà a una vita austera, a grandi penitenze e passa le notti in preghiera.
Diventa Sacerdote e poi Arcivescovo di Milano. Chiede a un pittore un quadro che raffiguri la morte. Questi la dipinge come uno scheletro con falce in mano. “No! – dice S. Carlo – No! Sostituisci lo scheletro e la falce con l’immagine di un angelo con una chiave d’oro in mano”. Per i buoni la morte è come un angelo che con la chiave apre le porte del Paradiso.
Quando tu nascesti tutti erano felici, tu solo piangevi. Vivi in modo che quando morirai tutti piangano e tu solo sia felice.
P. Crispino Lanzi
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