Meditazioni per un anno – 10 novembre – 101° giorno
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GESÙ CROCIFISSO – 1°
1 – Siamo stati salvati da Gesù Crocifisso. Dio disse a Mosè: “Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta: chiunque sarà morso e lo guarderà, vivrà” (cf. Nm 21,4-9). Quel serpente è figura di Gesù Crocifisso. Il Salvatore stesso ha detto: “Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a Me” (Gv. 12,32).
2 – La Chiesa è nata da Gesù morente sulla Croce, come afferma il Concilio: “Dal costato di Cristo morente sulla Croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa” (Liturgia, 5). Perciò è dovere della Chiesa … di annunciare la Croce di Cristo come segno dell’amore universale di Dio e come fonte di ogni grazia” (Vita Relig., 4).
3 – Occorre fissare lo sguardo al mistero di Gesù Crocifisso. È il più importante, è il riassunto di tutti i misteri. S. Paolo giunge perfino a chiamare il Vangelo: “Parola della Croce”, e a chiamare il Crocifisso: “Sapienza di Dio” (1Cor 1, 1.24) e a riporre tutto il suo sapere e tutta la sua gloria in Gesù Crocifisso: “Io ritenni di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi Crocifisso” (1 Cor 2,2).
4 – Guardando Gesù Crocifisso scopriamo il valore dell’uomo, il valore dell’anima umana. L’uomo, immagine di Dio, vale il martirio sulla Croce dell’Uomo-Dio, vale le sue tre ore di agonia, vale il suo sangue sparso fino all’ultima goccia. In Gesù crocifìsso vale infinitamente ogni vita umana specialmente la vita del bimbo nel seno materno, dell’handicappato, del demente, del vecchietto, dell’ammalato. In Cristo Crocifisso ogni vita deve essere accolta, protetta, servita, amata.
S. Corrado da Parzahm, Cappuccino, andava dicendo: “Io conosco un solo libro: il Crocifisso e questo mi basta”. S. Felice da Cantalice, Cappuccino, analfabeta, diceva: “Io conosco soltanto cinque lettere rosse e una bianca, ma questo è tutto per me. Le 5 lettere rosse sono le 5 piaghe di Gesù Crocifisso e la lettera bianca è l’Immacolata Vergine Maria”. S. Paolo della Croce afferma che la causa di tutti i mali sta nell’aver dimenticato Gesù Crocifisso. “Chi ricorda con amore e pietà questo mistero non può continuare a peccare e, convertito, persevera nel bene sviluppando in sé fino all’eroismo l’amore divino”.
P Crispino Lanzi
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