Meditazioni per un anno – 14 novembre – 105° giorno
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GESÙ: LA SUA MORTE REDENTRICE
È l’avvenimento più importante, più sconvolgente della storia e il più caro al cuore dei cristiani. Non possiamo dimenticare il grido di S. Paolo: “Siete stati comperati a caro prezzo!” (1Cor 6,2). Ciascuno di noi, con forte amore, dovrebbe ripetere con l’Apostolo: “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato Se stesso per me” (Gal 2,20).
È la più grande tribolazione di tutti i tempi. Mai nella storia c’è stata una sciagura così orribile come la morte di Cristo Dio. È il più grande male, fonte del più grande bene. “La volontà di uccidere l’unico Buono e Giusto è il colmo della malvagità assurda. L’uccisione di Cristo, infatti, è il più grande male … Il no radicale dei crocifissori diventa il sì di Dio che trasforma l’uccisione di Gesù nel più grande bene. Cristo diventa la nostra pasqua. Gesù, il Cristo, prende su di sé le nostre iniquità, le toglie a noi e dona se stesso per il mondo. Dio vince il male col bene” (Comunità che legge il Vangelo di Marco, II, pag. 291).
È il vertice dell’amore. Gesù stesso insegna: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv. 15,13). S. Giovanni ci ripete: “In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è Lui che ha amato noi e ha mandato suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati” (Gv. 4, 1o). È la fonte di tutte le grazie le quali ci sono state meritate dalla morte di Gesù sulla croce.
Esempio. Clodoveo, Re di Francia, quando S. Remigio (all’inizio del 500) gli raccontò, in preparazione al Battesimo, la passione e morte di Gesù in croce, ad un tratto brandì la spada gridando: “Ah! fossi stato io là con i miei Franchi!” Parole ingenue, ma che rivelano un cuore pieno di amore a Gesù. Parole che ci insegnano a impugnare la spada della preghiera, della mortificazione, di un vibrante amore a Gesù per decapitare il nostro orgoglio e gli altri nostri vizi che sono stati la causa della morte di Cristo sulla croce. “Cristo lo si ama stando in croce e crocifissi con Lui” (Don Orione).
P. Crispino Lanzi
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