Meditazioni per un anno – 27 settembre – 58° giorno
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TRINITÀ: INVITA ALL’AMORE DIVINO,
ALLA CHIESA, AL REGNO ETERNO
1 – La Trinità invita tutti all’amore divino. Felice quel fanciullo, quel giovane che cresce in una vera famiglia gioendo dell’amore del papa, della mamma, dei fratelli: questa varietà di amore è necessaria: per crescere bene, ci vuole una famiglia completa in cui ci sia comprensione, aiuto, affetto. Così è nella vita cristiana: per vivere e crescere spiritualmente bene c’è bisogno dell’amore paterno di Dio Padre, dell’amore materno di Dio Spirito Santo e dell’amore fraterno di Gesù.
Francesco d’Assisi ci sprona a gridare tutti: “Temete, onorate, lodate, ringraziate, adorate il Signore Dio onnipotente nella Trinità e Unità, Padre e Figlio e Spirito S. (ff. 55).
2 – La Trinità invita tutti ad entrare nella Santa Madre Chiesa mediante i primi tre Sacramenti e a viverli intensamente per tutta la vita. Essi sono: il Battesimo che ci dona l’amore paterno di Dio e rende Dio nostro Padre e noi suoi figli, la Cresima che ci dona lo Spirito Santo perché quale madre ci educhi alla vita della grazia, della fortezza, della santità, l’Eucaristia che ci dona Gesù nostro fratello e lo rende perfino cibo dell’anima nostra.
S. Agostino afferma: “In nessun luogo si trovano frutti più abbondanti che nella devota contemplazione di questo mistero”.
3 – Un giorno la Trinità ci aprirà per sempre le porte della sua Casa. Quando sarà imminente l’ora di lasciare questa terra, la persona che è vissuta nell’amore a Dio, sentirà il bisogno di chiamare il Sacerdote, il quale nel nome della Trinità pronuncerà queste commoventi parole: “Parti, anima cristiana, da questo mondo, nel nome di Dio Padre onnipotente che ti ha creato, nel nome di Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che è morto per te sulla Croce, nel nome dello Spirito Santo che ti è stato dato in dono. La tua dimora sia oggi nella pace della santa Gerusalemme con la Vergine Maria, Madre di Dio, con S. Giuseppe, con tutti gli Angeli e i Santi” (da Rituale).
“Se nella vita terrena avremo molto amato la Trinità e per suo amore avremo compiuto ogni nostro dovere e avremo sopportate le sofferenze fisiche e morali, “con gioia andremo nella casa del Signore” (Salmo 121, 1).
P. Crispino Lanzi
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