Meditazioni per un anno – 271° giorno – PREGHIERA SIA IL TUO SOMMO IMPEGNO I
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La crisi profonda dell’umanità di oggi, la crisi di tanti cristiani, di tanti matrimoni, di alcuni Sacerdoti e di anime consacrate, è crisi di vita interiore, è crisi di preghiera e di meditazione.
“Se il mondo va male, – diceva Cortes – è perché vi sono più battaglie che preghiere”, più preoccupazioni terrene che spirituali. Se ci sono poche Vocazioni sacerdotali e religiose, è perché in famiglia non si prega: “La Vocazione nasce nella preghiera, vive nella preghiera, muore, se muore la preghiera” (o. Barra).
La preghiera fu il primo impegno di Gesù, il quale aveva sempre la mente e il cuore e, sovente, anche lo sguardo, rivolto al Padre. Egli ci ha esortato a pregare sempre, senza mai stancarci! (cf. Luca 18, 1). Gesù era solito passare notti intere in preghiera. Ecco alcune frasi del Vangelo: “Passò la notte in orazione” (Luca 6,12). “Al mattino si alzò quando era ancora buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava” (Marco i, 35). “Salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, Egli se ne stava ancora solo, lassù” (Matteo 14,23).
La preghiera fu la incessante occupazione di Maria, la quale continuamente custodiva e meditava la parola di Dio. La preghiera fu la più grande preoccupazione degli Apostoli e dei primi cristiani. Gli Apostoli, per avere più tempo per pregare, dessero sette Diaconi perché attendessero alle opere di misericordia (cf. Atti 6,3-5). I primi cristiani erano assidui e concordi ogni giorno nella preghiera, nell’ascolto della parola di Dio e nel partecipare all’Eucarestia (cf. Atti 1,14; 2, 42).
Gesù ci ripete: “Vegliate e pregate ogni momento (Luca 21,34). Kirkegaard scrive: “II punto di appoggio per sollevare la terra è un’anima che prega nel silenzio”. Lacordaire afferma: “La preghiera è l’atto onnipotente che pone la forza del cielo a disposizione degli uomini”. L’Imitazione di Cristo soggiunge: “Chi prega frequentemente semina rose e gigli nel giardino della sua vita”.
Possa tu esclamare con Giovanni Paolo II: “La preghiera è per me la prima preoccupazione, il primo dovere, la prima condizione del mio servizio alla chiesa e al mondo.
P. Crispino Lanzi
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