Meditazioni per un anno – 3 dicembre – 123° giorno
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EUCARESTIA:
UN GRANDE TESORO
C’è un tesoro infinitamente prezioso da riscoprire: l’Eucarestia. È il tesoro più grande del cristianesimo. Molti cristiani lo ignorano e passano davanti alle chiese, dove è custodito questo tesoro, come se passassero davanti a un cimitero, e, davanti all’altare del Santissimo Sacramento, chiacchierano, scherzano, ridono come se fossero davanti a un morto sepolto e dimenticato. La presenza di Gesù nell’Eucarestia dovrebbe accendere fuoco di amore nel mio cuore e dovrebbe fare spuntare ali di lode e di ringraziamento nell’anima mia.
La S. Messa, la Comunione, la visita a Gesù Sacramento sono il vertice della preghiera. Devono essere per me momenti di massima importanza e di sommo impegno; dovrebbero sconvolgermi, sollevarmi ad altezze sconfinate dell’amore a Dio e dolcemente trascinarmi nel vortice della salvezza, facendomi già pregustare il paradiso sulla terra. Ogni S. Messa, ogni Comunione devono lasciare un segno profondo e incancellabile nella mia anima e fortemente stimolarmi a salire il monte della perfezione.
Esempio, lettera di un giovinetto di 16 anni a sua zia, giovane Clarissa. “Cara zia, io mi sveglio alle cinque del mattino. Prendo il mio libro di preghiere e recito le lodi. Saluto la mia seconda mamma, la Madonna, recitando il Rosario. Faccio la meditazione. Verso le 6,30 esco di casa per andare, a piedi, alla chiesa che è a circa un chilometro di distanza. Le luci della strada sono spente. Non si sente nulla, solo il rumore dei miei passi. Penso alla grazia che mi ha dato il Signore: ha scelto proprio me tra tanti ragazzi che, a quell’ora, dormono beatamente.
Zia, è più forte di me: non riesco a stare a letto pensando che tra poco, lì sull’altare, il Signore rinnoverà il suo Sacrificio. Partecipo alla Messa. Suono e accompagno i fedeli nel canto. Poi vado a casa per la colazione e mi reco a scuola. A sera mi trattengo lungamente in preghiera” (Rivista “gìò”, aprile 1976). Imitiamo l’ardente fede eucaristica di questo ragazzo! Potremo dire, con il poeta Ungaretti: davanti all’Eucarestia “m’illumino d’immenso!”.
P. Crispino Lanzi
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