Meditazioni per un anno – 30 settembre – 61° giorno
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LA TRINITÀ È IL COMPENDIO
DELLA STORIA DELLA SALVEZZA
1 – La Trinità è la fonte di tutte le verità cristiane. Senza Trinità non ci sarebbe né l’Incarnazione, né l’Eucaristia, né Pasqua, né Natale, né Pentecoste, né la Redenzione di Gesù, né i Sacramenti, né la S. Messa, neppure la Madonna come Madre di Dio, e nemmeno la Chiesa quale Sposa di Cristo e arca di salvezza, e le porte del Paradiso sarebbero rimaste chiuse.
2 – Quindi alla Trinità si deve la massima devozione. Il celebre scrittore Jean Guitton, l’Immortale dell’Accademia di Francia, scrive: “La devozione principale del Curato d’Ars era quella alla Trinità. Dò pienamente ragione al Curato d’Ars: se vogliamo riflettere profondamente sui misteri del cristianesimo, è necessario che questi siano tutti riportati al primo dei misteri cioè alla Trinità” (il Cristo della mia vita, i ed., pag. 215). “O Dio” – esclamerò con Francesco d’Assisi – “Tu sei Trino e Uno…, Tu sei amore…, Bellezza…, Sicurezza…, Gaudio e Letizia, Tu sei la nostra Speranza…, la nostra Ricchezza, la nostra Dolcezza, la nostra Fede…, la nostra Vita eterna” (fé 201).
3 – Tutto il Paradiso sta nella visione della Trinità
A te la B. Elisabetta della Trinità ripete il consiglio che diede a sua sorella: “Ti lascio la mia devozione all’amore per i Tre. Vivi con loro. Il Padre ti coprirà della sua ombra, mettendo come una nube tra te e le cose della terra, per conservarti tutta sua; ti comunicherà la sua potenza perché lo ami con un amore forte come la morte. Il Verbo imprimerà nella tua anima, come in un cristallo, l’immagine della sua propria bellezza, perché tu sia pura della sua purezza, luminosa della sua luce.
Lo Spirito Santo ti trasformerà in una lira misteriosa, che, nel silenzio, sotto il suo tocco divino, produrrà un canto magnifico all’amore. Allora sarai la lode della sua gloria”.
Se mettiamo in pratica questo consiglio, serenamente andremo incontro a sorella morte avendo nel cuore le belle parole della B. Elisabetta: “Quando il velo cadrà, con quale gioia mi inabisserò fin nel segreto del suo volto! È qui che passerò la mia eternità: nel seno di questa Trinità che fu già la mia ospite su questa terrà”.
P. Crispino Lanzi
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