Medjugorje – Commento al Messaggio del 25 aprile
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come la natura dà i colori più belli dell’anno, così anch’io vi invito a testimoniare con la vostra vita e ad aiutare gli altri ad avvicinarsi al mio Cuore Immacolato perché la fiamma dell’amore verso l’Altissimo germogli nei loro cuori. Io sono con voi e prego incessantemente per voi perché la vostra vita sia il riflesso del paradiso qui sulla terra. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
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25 aprile. Questo messaggio ci viene dato il lunedì dell’Angelo, il giorno che segue la Risurrezione di Gesù. Siamo dunque a Pasqua e la primavera ha salutato il suo Creatore con un’esplosione di colori: gli alberi si sono rivestiti di fiori e di nuove foglie, nei campi crescono nuove piante, sui prati appaiono migliaia di fiorellini colorati. L’aria, ormai dolce, si riempie di gradevoli profumi. Anche la natura fa festa.
Potrebbe sembrare un compito troppo impegnativo, alcuni giungerebbero a pensare che è troppo difficile per gente comune che non conosce il Catechismo della Chiesa cattolica e nemmeno la Bibbia, ma la Madonna non chiede di “catechizzare”il prossimo (lasciamolo fare a chi è preparato) ma piuttosto di testimoniare con la nostra vita la fede viva, l’amore e la gioia cristiana che Gesù Risorto ha effuso nel nostro cuore.
Quella che vuole affidarci la Madonna è una vera e propria missione: far sì che i nostri parenti, amici o conoscenti scoprano l’immenso amore del Cuore Immacolato di Maria, la nostra Santa Madre, che può guarire i cuori feriti dall’egoismo, dall’orgoglio, dall’edonismo e far aprire gli occhi ed il cuore alla speranza. Ella soltanto può far comprendere che Dio esiste, che è un Padre buono, disposto a soccorrere i figli che ritornano a Lui con cuore umile e fiducioso, che solo in Lui c’è la vera pace, la risposta ai nostri dubbi, alle ansie, ai timori per il presente e per il futuro.
Quante volte la Santa Vergine, con le sue preghiere e le sue lacrime, è riuscita ad ottenere da Dio la misericordia ed il perdono per le colpe commesse da figli ingrati e immeritevoli di perdono. Ricordiamo poi che, in questi giorni, noi festeggiamo la Pasqua di Colui che ha patito ed è morto per ottenerci il perdono delle colpe ed è risorto perché tutti possano avere la vita ed averla in abbondanza.
Crediamo dunque che la Madre celeste riuscirà a riportare l’amore di Dio in tutti quei fratelli che, arricchiti dalla nostra testimonianza di vita cristiana, avranno accettato di riavvicinarsi alla fede.
La gioia del Risorto sia la nostra forza.
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