Medjugorje – Commento al Messaggio del 25 Gennaio 2015
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“Cari figli!
Anche oggi vi invito: vivete nella preghiera la vostra vocazione. Adesso, come mai prima, Satana desidera soffocare con il suo vento contagioso dell’odio e dell’inquietudine l’uomo e la sua anima. In tanti cuori non c’è gioia perché non c’è Dio né la preghiera. L’odio e la guerra crescono di giorno in giorno. Vi invito, figlioli, iniziate di nuovo con entusiasmo il cammino della santità e dell’amore perché io sono venuta in mezzo a voi per questo. Siamo insieme amore e perdono per tutti coloro che sanno e vogliono amare soltanto con l’amore umano e non con quell’immenso amore di Dio al quale Dio vi invita. Figlioli, la speranza in un domani migliore sia sempre nel vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
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Stiamo vivendo in un’era caratterizzata da conflitti di ogni genere e da terribili guerre in cui non c’è rispetto per niente e nessuno: vecchi, donne, bambini vengono massacrati con disinvolta perfidia. Le notizie che leggiamo sui giornali e le immagini teletrasmesse sono così spaventose da fare stringere il cuore. Molti si domandano: “ Ma come può giungere l’uomo a tanta malvagità?”.
La risposta a questa domanda ce la dà la Madonna che ci avverte: Satana vuole la rovina dell’uomo. Egli ha sparso nell’aria che respiriamo il gas venefico dell’insoddisfazione, dell’egoismo, dell’inquietudine, dell’odio.
E’ un veleno che si diffonde rapidamente e che infetta milioni e milioni di persone, specialmente quelle che, lontane da Dio che non conoscono i valori superiori, né quei grandi ideali che hanno spinto i nostri padri a operare secondo i princìpi di generosità, lealtà, amicizia, solidarietà.
La Santa Vergine ci invita ad aprire gli occhi per riconoscere il Nemico, “Colui che divide”, che annebbia gli occhi dell’anima, che “fa di tutto per distrarci e toglierci il gusto della preghiera”, che attacca le anime consacrate per distrarle dalla loro eccelsa vocazione, così che ne proviene sterilità alla vita interiore e freddezza nei laici circa la rinuncia dei piaceri, e la totale immolazione a Dio. (Suor Lucia di Fatima, 22 maggio 1958)
Ecco dunque il rinnovato invito ad una ripresa della vita di fede, secondo la nostra VOCAZIONE cristiana. E’ infatti Dio che ci ha chiamati ed eletti; è Dio che, attraverso il Santo Battesimo, ci ha dato l’Adozione a figli; è sempre il Signore che ci ha chiamati a cooperare alla salvaguardia del creato e alla sua opera di salvezza dell’umanità.
La preghiera è il mezzo più efficace per dialogare con Dio e lo strumento più potente per sconfiggere le forze del Male. Ovviamente, il maligno prova sempre a distrarci ma noi dobbiamo imparare a resistere e a non farci scoraggiare dallo spirito di distrazione: invocare lo Spirito Santo, fare più volte la Comunione spirituale, leggere un brano della Scrittura, aiuta a entrare nella preghiera che, inizialmente, deve essere assolutamente spontanea. Poi riprendere la recita del Rosario (pensando ad ogni parola che si pronuncia) e immergersi nei Misteri di Chi ha tanto amato gli uomini da affrontare sofferenze umiliazioni per recuperarli alla Grazia. Diceva la S. Vergine che “già solo il Rosario può fare i miracoli nel mondo e nella vostra vita”.
Attraverso la preghiera, si diventa talmente forti da riuscire a respingere le forze del male e diventa possibile collaborare con la Madonna per seminare la pace, la serenità, la concordia, l’amore spirituale, tanto diverso e più bello di quello umano.
Nel nostro ambiente di lavoro, in quello familiare, fra gli amici, il nostro sorriso, la dolcezza, la carità cristiana che metteremo sempre nelle nostre relazioni, la speranza in Cristo e in un mondo migliore aiuteranno gli altri a capire che nel mondo non c’è solo egoismo e cattiveria ma anche la bontà, la bellezza di un rapporto sincero, la certezza che Dio c’è e che ci ama.
Don Manlio
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