Medjugorje – Conversione di Sacerdoti

Illudendosi di conquistare un maggior numero di giovani decide di frequentare le discoteche dove comincia a bere, fumare, assaggiare qualche droga. Dopo un po’ di questa vita il suo spirito si va inaridendo, la sua fede vacilla fortemente e ad un certo punto cade in una depressione così forte da pensare al suicidio.

Alcuni parrocchiani che sono stati a Medjugorje, vedendolo in quello stato s’impegnano a pregare lungamente per lui, poi gli parlano delle apparizioni e lo invitano ad andarci. Padre G. B. si sente attratto e vorrebbe andarci ma non ha denaro, è pieno di debiti e il Parroco che poco si fida di lui gli rifiuta il prestito. Gli suggerisce invece di chiedere l’elemosina ai fedeli.

Qualcosa in lui gli dà la forza di accettare quell’umiliazione e così riesce a raccogliere la somma necessaria per il viaggio. Partecipa ai vari momenti del pellegrinaggio e quando sale il Kricevak per la via Crucis, qualcosa dentro di lui si scioglie e scoppia in un pianto liberatorio. Si confessa, trova una grande pace e sente l’amore di Dio riversarsi dentro di lui. È guarito! Ritornato in parrocchia diventa un esempio di santa vita cristiana e di devozione alla Regina della Pace.

Conversione di un prete protestante
La Regina della Pace vuole realizzare il progetto di suo Figlio: riunire tutte le pecore sotto un solo Pastore e quando le riesce cerca attirate anche i Ministri di altre Chiese cristiane non cattoliche.
P. Slavko raccontava di un sacerdote americano protestante, Padre Jimmi, giunto a Medjugorje nell’85 insieme ad altri sacerdoti della sua Chiesa Episcopaliana.

Chiedono di partecipare ad alcuni incontri di spiritualità e P. Slavko li accontenta molto volentieri anzi, una sera, riesce a farli entrare anche nella superaffollata cappella delle apparizioni dove, al momento della venuta della Gospa , anche i protestanti provano una commozione vivissima e P. Jimmi una grandissima gioia spirituale.