Medjugorje – Il parere dei teologi sui messaggi
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Il Cristiano e la sua giornata.
Quando un cristiano riesce ad organizzare la propria giornata, andando a letto per tempo e alzandosi per tempo, può riuscire ad iniziare il dì con la recita del Rosario (magari, con Radio Maria) e, se gli va bene (molte mamme nostre lo facevano) riuscire perfino ad andare alla Messa dell’aurora. La Regina della Pace invita a pregare per essere protetti e, quando noi abbiamo accolto Dio nel nostro cuore, chi potrà toccarci? Diceva S. Paolo: «Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?». Ovviamente, questo non significa che tutti i nostri problemi debbano aver fine.
Non dimentichiamo che siamo ancora sulla terra e che il Paradiso dobbiamo conquistarlo, ogni giorno, ma la Luce dello Spirito Santo, la forza che ci viene da Dio, ci possono rendere talmente forti da non temere il confronto con i problemi, specialmente, poi, quando abbiamo rinnovato la famiglia riportandola alla sua naturale dimensione di “Chiesa Domestica”: dice la Madonna «Mettete la S. Scrittura in evidenza, leggetela, spiegatela ai vostri figli, pregate col cuore, tutti insieme, il Rosario. Ricordate che con il Rosario potete ottenere la conversione di quelli che non credono e fare miracoli nella vostra vita e in tutto il mondo».
Un invito importante che rivolge la Madonna ai suoi devoti è quello di formare gruppi di preghiera perché il gruppo diventa una grande forza spirituale, una piccola Chiesa dove Cristo e Maria si fanno presenti, una piccola comunità in cui ognuno prega per tutti e tutti pregano per ciascuno.
Ricordiamo, però, che la preghiera, perché giunga ben gradita al Signore, ha le sue “basi”. Innanzitutto, il raccoglimento, che deve durare il tempo necessario a “liberarsi” dalle pulsioni e prepararsi a ricevere il Dono, poi l’invocazione allo Spirito Santo (eventualmente cantata). L’orazione deve partire dal cuore, come un’onda d’amore, dal figlio verso il Padre o lo Madre e deve essere rivolta, in spirito di sincera umiltà, pensando che noi “siamo polvere” e, per di più peccatori.
Dice Laurentin: «Anche l’atteggiamento del corpo è importante: inginocchiarsi, prostrarsi, stare con mani giunte, o le braccia in croce oppure levate al cielo, o con altri gesti che possono aiutare, perché il corpo deve prendere parte a questa comunicazione trascendente». Il Signore va adorato, perché è un atto di giustizia da parte della creatura nei confronti del suo Creatore che, continuamente, gli dà l’essenza e l’esistenza e lo colma del suo amore.
Così va anche ringraziato, lodato e benedetto per gli innumerevoli benefici che ci concede e che noi, in genere non vediamo (ma che sono preziosi, e spesso, indispensabili). La gratitudine è un atto proprio della persona educata e sensibile ed è molto gradita a Dio che, ricevendola, moltiplica i suoi favori a tali creature.
Don Manlio
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