Medjugorje – Messaggio del 25 Febbraio
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“Cari figli,
la natura si risveglia e sugli alberi si vedono le prime gemme che porteranno un bellissimo fiore e frutto. Desidero che anche voi, figlioli, lavoriate sulla vostra conversione e che siate coloro che testimoniano con la propria vita, così che il vostro esempio sia il segno e l’esortazione alla conversione per gli altri. Io sono con voi e davanti a mio Figlio Gesù intercedo per la vostra conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata“.
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Come ci fa notare la Madonna, in questo bel messaggio, la natura sente l’avvicinarsi della primavera e dà chiari segni di risveglio. Già le mimose attirano lo sguardo con il giallo intenso dei loro fiori e, nonostante il freddo di certe giornate, si vedono dei fiorellini che spuntano dalla terra. I contadini osservano le gemme che sono nate sui rami e si rallegrano al pensiero che presto quelle gemme fioriranno e gli alberi saranno pieni di frutti gustosi.
la natura si risveglia e sugli alberi si vedono le prime gemme che porteranno un bellissimo fiore e frutto. Desidero che anche voi, figlioli, lavoriate sulla vostra conversione e che siate coloro che testimoniano con la propria vita, così che il vostro esempio sia il segno e l’esortazione alla conversione per gli altri. Io sono con voi e davanti a mio Figlio Gesù intercedo per la vostra conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata“.
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Come ci fa notare la Madonna, in questo bel messaggio, la natura sente l’avvicinarsi della primavera e dà chiari segni di risveglio. Già le mimose attirano lo sguardo con il giallo intenso dei loro fiori e, nonostante il freddo di certe giornate, si vedono dei fiorellini che spuntano dalla terra. I contadini osservano le gemme che sono nate sui rami e si rallegrano al pensiero che presto quelle gemme fioriranno e gli alberi saranno pieni di frutti gustosi.
Sicuramente anche la Madonna “celeste ortolana” guarda il frutteto che il Signore le ha affidato ed osserva attentamente ogni pianta. Ella vede con gioia che alcune sono pronte a fiorire ma ce ne sono tante che sembrano asciutte e chiuse in se stesse perché non sanno riconoscere il Sole della Grazia.
Ecco allora l’invito della Madonna a lavorare alla propria conversione finchè c’è il tempo. E qui mi viene in mente la parabola dell’albero che non portava frutti: “[Il padrone] allora disse al contadino: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve occupare inutilmente il terreno?”. Il contadino rispose: “Signore, lascialo ancora per quest’anno. Voglio zappare bene attorno a questa pianta e metterci del concime. Può darsi che il prossimo anno produca dei frutti; se no, lo farai tagliare” (Lc 13, 7-9).
Quanti di noi si comportano come alberi che si ammantano di inutile fogliame e non danno frutti o, al più, qualche frutto striminzito “sfruttando, a vuoto, il terreno della grazia”? Può essere mai gradito al Signore un cristiano che vive pensando solo a se stesso e dimentico degli altri?
E’ il caso di fare un bell’esame di coscienza (Prego, col cuore, almeno un Rosario al giorno? Leggo la Parola di Dio? Mi confesso almeno due volte al mese (senza cercare scuse)? Frequento assiduamente l’Eucaristia? Digiuno almeno una volta alla settimana (rinuncia al cibo o alla televisione oppure alle sigarette …). Cerco di edificarmi leggendo un libro di fede? Do una mano alla Parrocchia? Amo il prossimo? Cosa faccio, concretamente, per i suoi bisogni? L’incontro periodico con un buon Confessore può aiutarci molto a progredire nel cammino di fede. “Poiché è giunto il tempo, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno Dio, in spirito e verità. Il Padre infatti cerca tali persone”(Gv 4, 23).
Bisogna capire che ormai non è più il caso di fare i buontemponi, pensando ai piaceri di questo mondo perché, essendo figli di Dio, comprati col sangue di Cristo, dobbiamo comportarci come Lui si è comportato. Ricordiamo l’ammonimento di Gesù: “Voi siete il sale della terra … Voi siete la luce del mondo”. Ebbene, questo mondo, avvolto nelle tenebre del materialismo e dell’edonismo, ha estremo bisogno di riferimenti luminosi e sapienti, di testimoni credibili della bontà e dell’efficacia della fede in Colui che può tutto e che, come autentico Padre, vuole il bene dei suoi figli.
Allora, riempiamoci di Cristo ed impegniamoci a portarlo a coloro che non lo conoscono o che lo hanno smarrito, perché anche essi abbiano la luce e la pace.
Don Manlio
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